Formula 1

F1, Monaco e Russia contro l’abolizione delle ‘ombrelline’: “Ma quale offesa”

Grid girls - Foto nudelbach - CC-BY-SA-2.0
Grid girls - Foto nudelbach - CC-BY-SA-2.0

Le grid girls? Frequentano scuole di relazioni pubbliche e sono ben pagate. Non vedo come questo rappresenti un’offesa: per quale motivo dovrei impedire a 30 ragazze di guadagnarsi da vivere? Michel Boeri, presidente dell’Automobile Club del Principato di Monaco, si oppone all’abolizione delle ‘ombrelline‘ dalle griglie di partenza della Formula 1. A poche settimane dal via del Mondiale 2018 la nuova proprietà americana Liberty Media aveva abolito le “grid girls” definendo la loro presenza come un’offesa verso il sesso femminile. Dopo aver visto l’esordio dei “grid boys” nella griglia in Australia, Boeri presenta uno scenario completamente differente per il Gran Premio di Monte Carlo: “Monaco non è un Gran Premio qualunque come Spa o Monza. Le ragazze come sempre ci saranno, potrete starne certi e le televisioni si soffermeranno su di loro come ogni anno“.

A sottolineare la protesta e la contrapposizione troviamo anche Dmitry Kozak, membro del comitato organizzativo del Gran Premio della Russia a Sochi: “La Formula 1 è la massima espressione dell’automotive, universo in cui il connubio tra donne e motori da sempre è più appropriato. Vorremmo trovare un accordo con Liberty Media per confermare la presenza delle ragazze in griglia anche perché le nostre son le più belle al mondo. I grid boys? I bambini vanno bene nel mondo del calcio“.

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