Formula 1

F1, il punto sul mercato piloti 2018: Vettel e Raikkonen verso la conferma in Ferrari?

Lewis Hamilton, Daniel Ricciardo e Sebastian Vettel - Foto Foto Bruno Silverii

La Formula 1 riprenderà la propria corsa nel week end fra il 25-27 agosto per il Gran Premio del Belgio a Spa ma durante questa pausa estiva si è pensato al futuro con tanti punti di domanda per il 2018. Nella calda estate del 2017, oltre al calciomercato, tiene banco il “mercato piloti” con tante conferme, tante bocciature e grosse possibilità di vedere nuovi nomi che illumineranno la F1 del futuro. Proviamo a fare il punto della situazione in casa delle dieci scuderie.

Il punto del mercato della Formula 1 in vista del 2018

FERRARI – Nessun stravolgimento per il team di Maranello che nelle prossime settimane ufficializzerà il rinnovo di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen. L’accoppiata “attacco e difesa” fa comodo alla ‘Rossa’ che punta forte sul titolo iridato con il tedesco avendo perso notevolmente strada nella corsa al costruttori. Vettel e Raikkonen, con tutta probabilità, saranno accomunati dalla durata del contratto che si estenderà di un solo anno. Il 2018, dunque, potrebbe essere l’ultima annata della coppia ferrarista consolidatasi nel 2015, un anno di transizione con Seb che finirà nuovamente sul mercato e con Kimi che potrebbe salutare, una volta per tutte, i paddock della F1. Ad ogni modo il tanto atteso rinnovo contrattuale dovrebbe arrivare durante il week end del Gran Premio d’Italia (1-3 settembre). Per il 2018 rinnovo per entrambi i piloti.

MERCEDES – Situazioni contrattualmente differenti in casa delle frecce d’argento. Lewis Hamilton è legato alla Mercedes anche per il 2018 dunque pare alquanto improbabile una sua partenza al termine di questo Mondiale indipendentemente da quale sia il suo risultato a fine stagione. Valtteri Bottas, invece, arrivato tra perplessità e tanti punti interrogativi, ha saputo ritrarsi il suo spazio stando sotto l’orbita del 90% dei punti di Lewis. Questo risultato, raggiunto per la prima volta in Ungheria, gli ha permesso di centrare la speciale clausola rinnovo imposta da Toto Wolff ad inizio stagione. Ora sarà importante capire la durata del nuovo contratto il quale verrà messo, probabilmente, in perfetta scadenza con quello di Hamilton (2018). Collegando le situazioni Ferrari e Mercedes in vista del 2019 ci dovremo aspettare un vortice? Per il 2018 conferma per entrambi i piloti.

RED BULL – La dirigenza li promuove a pieni voti, loro si divertono ma talvolta finiscono per incrociarsi pericolosamente. Daniel Ricciardo e Max Verstappen hanno saputo dar spettacolo dentro e fuori pista attraverso i tantissimi eventi sponsorizzati proprio dal marchio Red Bull. Amici per la pelle, scherzi e risate oltre a qualche piccolo momento di grande tensione. Proprio in Ungheria i due son venuti a contatto per una manovra sconsiderata di Max che ha messo k.o. la vettura di Ricciardo. L’australiano non ci ha pensato due volte a “punire” Verstappen in pubblico con parole e qualche gesto da censurare a bordo pista un giro dopo il suo ritiro all’Hungaroring. Questo episodio, però, non ha scosso più di tanto l’ambiente con l’olandese che ha abbassato la testa, forse per la prima volta, chiedendo scusa a Daniel ed a tutto il team per l’accaduto. Un binomio comunque consolidato sul quale la Red Bull vuole costruire una base solida per puntare ai traguardi più ambiti nel minor tempo possibile. Mercato? Al momento, no grazie. Per il 2018 conferma per entrambi i piloti.

FORCE INDIA – Team a sorpresa con due piloti che non vogliono stare ad ascoltare ordini di scuderia per giocarsi le proprie carte in pista. Durante il corso di questo mondiale, Sergio Perez ed Esteban Ocon son venuti più volte a contatto. L’incidente in Azerbaijan, le incomprensioni in Canada, una serie di eventi che non ha fatto felice la direzione della Force India. Nonostante ciò il team indiano si ritrova in casa due piloti dal grande talento che rappresentano attualmente la quarta forza ma effettivamente non c’è grossa tranquillità all’interno della scuderia. Perez e Ocon dovranno cercare di calmarsi e lavorare per la squadra per evitare la dolorosa scelta al termine della stagione. La scuderia ha sotto contratto anche il giovane Lucas Auer che ha brillato durante il corso dei test a Budapest oltre a Nikita Mazepin. La suggestione è quella di Pascal Wehrlein che dopo aver assaporato il sogno Mercedes è sempre più deciso a proseguire la sua carriera verso altri orizzonti a causa delle basse prestazioni della Sauber. Da tenere sott’occhio anche il futuro di Carlos Sainz in Toro Rosso, altro pilota in cerca di maggiori soddisfazioni personali. Per il 2018 grossa possibilità di addio per almeno uno dei due piloti.

WILLIAMS – Critiche o meno, la Williams si ritrova in casa il più giovane pilota ad esser mai salito su un podio di Formula 1. Lance Stroll, nato il 29 ottobre del 1998, ha centrato questo prestigioso traguardo in Azerbaijan con il terzo posto sfumato proprio negli ultimi metri a causa della rimonta di Valtteri Bottas. Le prestazioni, tutto sommato, non sono state di certo esaltanti ma la scuderia britannica è pronta a tenersi stretta il giovane canadese che con sé porta anche tanta visibilità in termini di sponsor. Secondo pilota? Pare improbabile che Felipe Massa rimanga sul sedile ma l’opzione in questo momento non è da escludere. Il pilota brasiliano già nel 2016 aveva salutato tutti annunciando il ritiro ma l’addio di Bottas e l’impossibilità di trovare un degno sostituto, ha spinto la Williams a “richiamare” Felipe. Massa assicura esperienza ed un ottimo aiuto in termini di crescita per il team e per il compagno in un momento in cui non si trovano alternative valide. La suggestione Paul Di Resta, nonostante abbia completato un Gran Premio (in Ungheria) senza mai aver guidato una monoposto del 2017, è poco percorribile. Luca Ghiotto? Record di giri ai test, ben 161, ma anche l’italiano non sembrerebbe rientrare nel progetto. Per il 2018 alte possibilità di conferma per entrambi i piloti.

TORO ROSSO – La scuderia di Faenza rappresenta il team satellite della Red Bull e per esso lavora in ottica futura. Proprio per questo pare sia giunta al capolinea l’avventura di Daniil Kvyat, pilota retrocesso durante il 2016 dopo una serie di incidenti e scarsi risultati, ed ora praticamente finito nel “dimenticatoio”. Kvyat chiede risposte come Carlos Sainz, lo spagnolo che si è visto sfilar davanti Max Verstappen senza mai esser considerato realmente un pilota da Red Bull. La situazione non è una delle migliori con due piloti scontenti ma con strade opposte perché se Kvyat rischia di lasciare la F1, Sainz è un nome molto appetibile per diversi team. In chiave Toro Rosso, invece, la Red Bull potrebbe piazzare il vincitore della GP2 2016 Paul Gasly ancora in cerca di un sedile. Sotto contratto Sean Gelael che sulla macchina di Faenza ha girato durante il corso dei test in Ungheria. Per il 2018 possibile stravolgimento della line-up.

RENAULT – Nico Hulkenberg, dopo averlo strappato alla Force India, sarà assolutamente confermato visti i risultati e l’ottimo apporto per la crescita della macchina. Il problema per i francesi rimane un altro, quello di Jolyon Palmer. Discorso assolutamente diverso per il britannico che già nel corso di questo mondiale ha rischiato seriamente di perdere il posto. Ritiri, sfortuna e zero punti in 11 gare: un bottino non soddisfacente. Non sono giorni tranquilli per Palmer anche per via dell’imponente ombra di Robert Kubica sullo sfondo. Quello del ritorno del polacco pare esser uno scenario già scritto per la Renault che nei vari test, privati e pubblici, ha ritrovato un pilota d’elite sul quale puntare in termini di risultati ma anche “economici”. L’incidente e la paura del 2011 ormai sono solo un brutto e lontano ricordo per Kubica sempre più determinato a ritornare in un paddock di F1 per terminare il racconto di una favola che non verrà mai cancellata dai libri di storia. Per il 2018 alta probabilità di addio per Jolyon Palmer con l’ingresso di Robert Kubica.

MCLAREN – Grandi prospettive, grandi investimenti ma scarsi risultati. Le tante promesse fatte per dare avvio al nuovo progetto della scuderia di Woking non sono passate nel “dimenticatoio personale” di Fernando Alonso. Lo spagnolo ha fatto chiarezza: o si vince entro settembre oppure la sua avventura potrebbe terminare qui per la “frustrazione” di non poter competere con i grandi come il leone ci ha dimostrato nel corso degli anni. La vittoria nel giro di pochi mesi è abbastanza improbabile per una vettura che ha mostrato grossi problemi sull’affidabilità e competitiva al massimo per un settimo posto alle spalle delle grandi scuderie. Con le porte della Mercedes, Ferrari e Red Bull assolutamente chiuse, Nando potrebbe accarezzare l’idea di lasciare la F1 per dedicarsi ad altri tipi di corse tra Indycar (già disputata mettendo da parte il GP di Monaco) e la 24 ore di Le Mans. Una bella “gatta da pelare” per la McLaren che comunque proseguirà il proprio lavoro con il giovane belga Stoffel Vandoorne al quale la classifica lo penalizza ma il comportamento in gara ed in qualifica è sempre stato egregio. Per sostituire Alonso? Attenzione a Lando Norris, altro giovane pilota che brillato nei test in Ungheria. Il colpo di mercato più grande per la scuderia di Woking, però, sarà quello di sistemare la situazione powerunit: un futuro tra il sogno Mercedes e la possibilità dello sviluppo della Honda. Per il 2018 possibile addio di Fernando Alonso.

HAAS – Il primo anno in Formula 1 era parso sicuramente più brillante e ricco di prospettive per il futuro mentre il 2017 ha rivoluzionato i piani. Fatto sta che in vista della prossima stagione ci saranno poche discussioni riguardo la line-up della scuderia americana. Romain Grosjean e Kevin Magnussen son stati pubblicamente confermati dall’alta dirigenza del team Haas che ha di fatto chiuso le porte in faccia al pilota italiano Antonio Giovinazzi. La Ferrari sperava in un sedile per Giovinazzi che in questa seconda parte di stagione verrà impiegato ancora per 6 sessioni di prove libere con la Haas. Niente da fare dunque con Grosjean e Magnussen che anche per il 2018 proveranno a far crescere il team statunitense che nella sua “breve esperienza” ha già bruciato il messicano Esteban GutierrezPer il 2018 conferma per entrambi i piloti.

SAUBER – Scuderia meno prestazionale rispetto a tutte le altre in questo 2017 ma che nella prossima annata potrebbe avere un sostanzioso “power-up”. L’accordo da “team satellite” della Ferrari nella prossima stagione fornirà alla Sauber i motori aggiornati per esser ancor più competitiva. Una fornitura importante per un progetto importante perché la Rossa conterà di inserire il ‘Cavallino’ Charles Leclerc. Attuale leader del campionato F2, il pilota monegasco è definito da tanti come la prossima stella della F1. Proprio per questo la scuderia di ‘Maranello’ punterà forte sul suo innesto alla Sauber con una grossa finestra Ferrari per il 2019 quando Vettel e Raikkonen termineranno il proprio contratto. L’arrivo probabile di Leclerc costringerà ovviamente ad un’uscita della Sauber individuata, come detto in precedenza, in Pascal Wehrlein tra Force India ed una promozione in Mercedes da terzo pilota. Marcus Ericsson, invece, dovrebbe esser confermato ancora per un anno chiudendo difatti, anche qui, un’ulteriore possibilità per Antonio Giovinazzi che in Sauber ha corso le prime due gare racimolando zero punti condite da un importante incidente. Per il 2018 alte possibilità di vedere all’opera Charles Leclerc.

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