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“Un vero argentino non gioca a Torino”. Diego Armando Maradona commentò così, nell’estate del 2013, l’arrivo di Gonzalo Higuain al Napoli mentre nel corso della stessa finestra di mercato Carlos Tevez firmava per la Juventus. A distanza di esattamente tre anni ‘El Pipita’ “tradisce” Napoli e sconfessa “El Pibe de Oro” trasferendosi a Torino, precisamente a via Legnano, angolo piazzetta Brosio. Un’operazione portata avanti con astuzia tra indiscrezioni, smentite e visite mediche effettuate in gran segreto in Spagna. Raccontata in questa maniera sembrerebbe più una trama di un film giallo che non una vera e propria trattativa di mercato. E se vi dicessimo che il Napoli nelle ultime ore starebbe sondando la disponibilità di Tevez per un eventuale trasferimento? Troppi intrecci, vero? Ad una storia d’amore complicata in stile ‘Beautiful’ non eravamo ancora preparati.
“Non pagheremo la clausola”. Così un Beppe Marotta travestito da Luciano Moggi aveva chiuso ogni discorso sulla vicenda qualche giorno fa con la ferma convinzione da parte degli addetti ai lavori che l’affare sarebbe saltato. Eppure quelle stesse parole pronunciate a maggio per Miralem Pjanic avrebbero dovuto far quantomeno riflettere. Sottrarre a due dirette concorrenti alla corsa scudetto i loro rispettivi migliori giocatori è una mossa non di poco conto perché vorrebbe dire rafforzarsi indebolendo al contempo le avversarie. Mica male no? Qualcuno l’ha etichettata come una sorta di concorrenza sleale anche se sarebbe più appropriato definirla un mix ottimale di programmazione, strategia e lungimiranza.
L’acquisto dell’argentino sarà il più oneroso nella storia del calcio italiano: 97 mln di euro nelle casse partenopee e un Gonzalo Higuain in più tra le fila dei bianconeri. Tutto molto bello se non fosse che gli stati d’animo dei tifosi juventini siano piuttosto divergenti tra loro (QUI IL PENSIERO SPONDA NAPOLI): da una parte chi gioisce per l’arrivo di un campione che regalerebbe goal ed un salto di qualità ulteriore, dall’altra coloro i quali si improvvisano esperti di contabilità e sconsiglierebbero tale operazione o chi (la maggioranza) vede in questo arrivo lo spettro sempre più imminente di una cessione illustre. Inutile nascondersi, l’accelerazione alla trattativa che porterà Higuain alla Juventus ha un nome e un cognome, anzi due: Paul Pogba e l’ombra gigante (non me ne voglia) di Mino Raiola. Evidentemente i soldi che percepirà il club bianconero saranno investiti per l’acquisto dell’argentino ma qualcosa avanzerà. E allora sono mille i pensieri che vengono e vagano nella mente dei supporters bianconeri. “Vale la pena spendere tutti quei soldi per un calciatore prossimo ai 29 anni?” o ancora “Perché cedere un potenziale fenomeno 23enne per qualcuno che non si ripeterà più sui livelli della scorsa stagione?”. Questione di volontà e di ambizioni. La risposta probabilmente la conoscono solo Marotta e Paratici che proveranno a ripercorrere le orme di Moggi & company quando lasciarono partire Zidane per poi assicurarsi Buffon, Thuram e Nedved con inevitabile aggiunta di danaro (la quale spesso non viene, incomprensibilmente, presa in considerazione). Adesso sì che l’idea di vedere Pogba con la maglia dei Red Devils inizia ad addolcirsi, no?
Provate ora a chiedere al tifoso juventino cosa desidera più di ogni cosa al mondo. La risposta sarà sempre e solo una: la Uefa Champions League. Un sogno proibito oramai divenuto un’ossessione da anni a cui sarebbero disposti a rinunciare a tutto, anche a Pogba. Ed allora Higuain e i soldi rimanenti derivanti dalla cessione del francese diventano un elemento indispensabile per centrare quell’obiettivo. Nel frattempo non rimane che attendere l’ufficialità di entrambe le operazioni e vedere come evolverà il mercato di ambo le squadre. Tra un figliol prodigo che lascia la “sua famiglia”, fa il suo arrivo a Torino un cavaliere sedotto da una vecchia e ricca ‘Signora’. Chissà cosa penserà ora Maradona…