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“Abbiamo fatto un buon Mondiale, in ogni caso: tutti i nostri ragazzi hanno messo in gioco il massimo impegno, nessuno si è tirato indietro; il fatto che sarebbe potuto arrivare qualcosa di più è nell’ordine delle cose; ognuno di noi, però, certamente, prova del disappunto per come sono andate le cose”. Queste sono le parole di Salvatore Ferro, tecnico dell’Italia arrivata settima nel mixed-team dei Mondiali Juniores di judo, di scena recentemente in quel di Olbia. Un infortunio ha limitato le potenzialità azzurre, occorso a Vincenzo Pelligra e realisticamente decisivo per le sorti del percorso italiano. Il gruppo nostrano ha tentato di porre rimedio alla sconfitta dolorosa contro il Kazakistan, seppur la Turchia e l’Ucraina non abbiano lasciato scampo agli azzurri; da segnalare la buona performance di Luigi Centracchio, ai danni dell’ucraino Rostyslav Berezhnyi, importante però soltanto parzialmente, soprattutto se si considera il 4-2 finale dannoso agli italiani. Talenti in divenire per lottare in nome dell’Italia, sebbene vi sia da lavorare per migliorare risultati e prospettive.
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