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Dalla Francia arrivano novità in merito al processo che coinvolge la 30enne che il 26 giugno scorso causò un maxi caduta al Tour de France. La giovane si trovava sul ciglio della strada, e con un cartellone che riportava un saluto ai nonni, aveva di fatto invaso la carreggiata, ostacolando i corridori e provocando una caduta di gruppo. Accompagnata dall’avvocato al Tribunale di Brest, la donna si è dichiarata fortemente pentita e turbata dal clamore mediatico, oltre che dispiaciuta per il dolore causato. Da canto loro, il legale del sindacato dei ciclisti e il Pubblico Ministero non hanno voluto infierire: il primo ha chiesto un risarcimento simbolico di un euro, il secondo quattro mesi di carcere con pena sospesa. Due richieste morbide, nella convinzione che quanto passato dalla donna in questi mesi sia servito come esempio. La sentenza verrà resa nota il prossimo 8 dicembre.
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