[the_ad id=”10725″]
La quarta tappa del Giro del Delfinato, l’unica a cronometro di questa edizione, è stata vinta a sorpresa da Richie Porte (BMC). L’australiano è riuscito a battere il grande favorito della vigilia, Tony Martin, campione del mondo nella specialità , giungendo sul traguardo con 11 secondi di vantaggio rispetto al tedesco. Tra gli altri uomini di classifica in grande evidenza Alberto Contador e Alejandro Valverde, sotto le attese invece la prova di Chris Froome. In classifica generale Thomas De Gendt riesce a conservare la maglia gialla.
IL PERCORSO – Si è trattato della classica tappa a cronometro, con un percorso adatto agli specialisti delle gare contro il tempo: soltanto 23,5 chilometri di lunghezza con altimetria sostanzialmente piatta. I tratti più impegnativi sono quelli che vanno dal primo fino al quinto chilometro, per via di continui saliscendi e di qualche curva insidiosa. La prova si è svolta interamente nel dipartimento dell’Isère, da La Tour-du-Pin si è arrivati a Bourgoin-Jallieu.
I BIG – Oltre all’annunciato protagonista Tony Martin, molta attesa era riposta nelle performance cronometriche degli uomini di classifica, un iniziale indizio sulle loro reali condizioni prima del Tour. La tappa di oggi ha detto che Richie Porte si propone  come un serio candidato per la vittoria finale della Grand Boucle. Anche Alejandro Valverde è già al top della forma visti i soli 23 secondi di ritardo dallo straordinario tasmaniano. Buone indicazioni provengono anche da Alberto Contador, il primo dei big a giungere al traguardo con un distacco di 35 secondi. In linea con le basse aspettative la prova di Fabio Aru, in un contesto che non lo esalta il sardo chiude ad 1’18” da Porte. Malissimo il francese Romain Bardet giunto con un ritardo di 1 minuto e quaranta secondi. Male anche Chris Froome, che fa peggio degli spagnoli e perde 37 secondi dal suo ex gregario, mentre sono soltanto 42 i secondi perduti da Thomas De Gendt, che mantiene saldamente il simbolo del primato.
PAGELLE
Tony Martin 6,5:  abbiamo ancora tutti negli occhi la pedalata elegante e potente di Tom Dumoulin, priva di qualsiasi sbavatura nell’interpretazione del tracciato così come nella posizione in sella. Il tedesco quest’oggi non è stato altrettanto perfetto, vista l’incertezza nel prendere una curva a due chilometri dal traguardo, e tanto è bastato per fargli sfuggire dal pedale la vittoria. In assenza dell’olandese, il re delle crono non è più lui.
Richie Porte 10: il nome che non t’aspetti, l’ex-gregario di sir Bradley Wiggins e dello stesso Chris Froome si prende la propria fetta di gloria personale. Grazie ad una seconda parte di gara letteralmente volata il tasmaniano si dimostra il favorito numero uno di questo Delfinato. E chissà , forse anche del Tour…
Alberto Contador 7,5: il fuoriclasse spagnolo ha modificato il suo modo di stare in bici durante le cronometro, alla ricerca di una migliore aerodinamicità . Per ora i risultati lo stanno ripagando vista l’ottima prova odierna. Sta certamente covando qualche sorpresa in vista del grande appuntamento con la storia previsto in Francia per gli inizi di luglio. Gli avversari possono iniziare a temerlo, sperando che la sfortuna non continui a perseguitarlo.
Chris Froome 5,5: la strada d’avvicinamento al Tour de France si annuncia più complicata del previsto. Il britannico ci aveva abituato a vederlo dominare in tutti gli appuntamenti che precedevano la Grand Boucle, quest’anno la tradizione sembra essersi interrotta. Una cronometro corsa più lentamente di Contador e Valverde sono un indizio evidente del fatto che c’è ancora molto lavoro in vista.
Fabio Aru 6: prova che conferma tutti i limiti del sardo a cronometro. Purtroppo per lui, i grandi giri si vincono anche nelle corse contro il tempo. A suo favore vanno sottolineate le scarse condizioni fisiche, visto che rientra ora all’agonismo dopo il grave infortunio al ginocchio che l’ha escluso dal Giro d’Italia. Lo aspettiamo alla prova del nove delle  montagne a partire da venerdì.
Alejandro Valverde 9,5: addirittura terzo al traguardo di Bourgoin-Jallieu, Alejandro non ha nessuna intenzione di abdicare dal suo ruolo di candidato alla corona di Francia nonostante la prevista coabitazione con Nairo Quintana. Si avverte già la tensione che aleggerà in casa Movistar durante il Tour, la competizione interna sarà incentivo o  sventura?