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Tra chi è costretto a fare un mercato affrettato e chi può muoversi con una discreta calma, l’Inter si schiera senza dubbio tra i secondi. Il club di Suning, seguendo una politica basata sul mercato giovanile, è riuscito a rientrare nei parametri del fair play finanziario e ora avrà poco meno di due mesi a disposizione per preparare la squadra in vista di una stagione in cui c’è l’obbligo di migliorare esponenzialmente.
Due sono i ruoli da sistemare: la fascia arretrata e il centrocampo. Se per il ruolo di terzino è già stato individuato Dalbert, nella zona mediana i neroazzurri hanno espresso il desiderio di piazzare un colpo importante quanto costoso. Vari sono i nomi scritti sul taccuino di Ausilio, ma setacciandoli in base alle caratteristiche del profilo ideale rimangono tre interpreti che prevalgono sugli altri: Radja Nainggolan, Naby Keita e Arturo Vidal.
Se sono tante le similitudini tra di loro (la duttilità, la fusione di tecnica e grinta) vi sono anche numerose differenze, che sono poi quelle che animano le classiche discussioni da bar sport su quale possa essere la scelta migliore.
RADJA NAINGGOLAN
Il belga è considerato da molti il miglior centrocampista del campionato nostrano. Spalletti a Roma lo considerava insostituibile, tanto da averlo schierato in numerose posizioni. Nainggolan parte mezz’ala, ma nell’ultima stagione ha ampiamente dimostrato di sapersi comportare benissimo anche sulla trequarti grazie alla sua dinamicità e alle sue qualità balistiche dalla distanza (la doppietta all’Inter è la sintesi di tutto). Il suo pregio più evidente è la capacità di muoversi bene con e senza la palla, che ha come conseguenza la creazione di superiorità numerica nella zona interessata. La Roma non è intenzionata però a cederlo, o almeno non per una cifra minore di 50 milioni di euro.
NABY KEITA
Keita è una delle stelle esplose al Lipsia capace di arrivare secondo in Bundesliga. Classe 1995, il guineano sta avendo da un paio di anni una crescita rapida e che non sembra essersi fermata. Chiaramente la bassa età è conseguente di un’esperienza ben diversa rispetto agli altri due obiettivi, giocatori affermati internazionalmente già da diversi anni. Nonostante i soli 22 anni, però, Keita ha mostrato una fortissima personalità che lo fa sembrare più grande (anche in altezza all’apparenza, visto che supera di poco il metro e 70). Ottimo in progressione con la palla e nel fraseggio corto, ha invece difficoltà nel rincorrere gli avversari alle sue spalle e nel giocare sul lungo. Il suo prezzo è di poco inferiore a quello di Nainggolan, e potrebbe salire se altre squadre piombassero su di lui.
ARTURO VIDAL
Quest’ultimo giocatore supera nettamente gli altri due per duttilità, nonostante essa sia una caratteristica che li accomuna. Vidal nasce difensore ma è stato impiegato anche come mediano, mezz’ala e trequartista. A differenza di Keita, se impiegato in mezzo al campo, riesce a dare ordine e tempi di gioco ai compagni. Con i due giocatori precedenti ha invece in comune un’innata personalità e un’ottima tecnica di base che lo rende anche un eccellente dribblatore nello stretto. E’ però anche il più anziano e con il sopraggiungere dei 30 anni il suo futuro in campo si accorcia sempre più. Sconsigliabile quindi spendere grosse cifre per lui.
Al netto delle considerazioni oggettive non c’è una strada più o meno percorribile rispetto alle altre. Nainggolan, Keita e Vidal sono giocatori in fondo simili, ma sono le piccole differenze che andranno a condizionare le scelte eventualmente fatte da dirigenza e staff tecnico. L’opinione di Spalletti avrà chiaramente voce in capitolo più delle altre. Che il tecnico di Certaldo possa essere seguito da Nainggolan? Non resta che aspettare per scoprirlo.