Paulo Dybala - Foto Antonio Fraioli
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Un punto, tra le polemiche, le espulsioni (Inzaghi per proteste), e i rimpianti. Tra Juventus e Inter finisce con un pareggio per 1-1 che non accontenta davvero nessuno, ma che regala un sorriso ad una Juve che ha saputo pareggiare solo alla fine, grazie ad un errore di Dumfries che commette un fallo da rigore che più ingenuo non si può. Alla fine è pareggio. Con gol di Edin Dzeko, che ha segnato sette reti in nove partite, esattamente quanti ne aveva realizzati la scorsa Serie A in 27 presenze con la Roma. Nessun giocatore ha segnato più gol dell’attaccante bosniaco nelle prime nove presenze in campionato con l’Inter nell’era dei tre punti a vittoria: sette, proprio come Ronaldo e Diego Milito. Nomi altisonanti che incoronano la partenza super del bomber bosniaco. Tra le tredici squadre affrontate almeno 10 volte in Serie A, la Juventus era una delle due contro cui l’attaccante dell’Inter Edin Dzeko aveva partecipato a meno gol. Da oggi quattro, con tre gol e un assist. E infine col pareggio di Paulo Dybala che all’88’ si prende la responsabilità del rigore decisivo al ritorno in campo dopo l’infortunio e non tradisce: Handanovic spiazzato, palla dentro e le lacrime viste con la Sampdoria sono ormai video per l’archivio.
Resiste l’imbattibilità casalinga di Simone Inzaghi: 21 gare di fila senza sconfitte interne, meglio di chiunque altro in Serie A mentre i nerazzurri non fanno meglio da novembre 2010 (46). Ma è una amara consolazione in una notte che ha permesso di accarezzare fino all’ultimo l’idea di una vittoria pesantissima, dopo il passo falso di Roma contro la Lazio. Inter a 18, Juventus a 15. E chi sorride sono Napoli e Milan che tentano una mini fuga a 25 punti. C’è un dato che fa sorridere i nerazzurri. Rispetto alla scorsa stagione, l’Inter ha gli stessi punti dopo nove giornate. La Juventus ne ha addirittura due in meno. Ora un turno infrasettimanale che offre le sfide contro Empoli e Sassuolo. Vietato sbagliare per Inzaghi e Allegri, dopo un punto che ha il sapore del rimpianto per il primo ma che in fondo non accontenta neanche il secondo.
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