Serie A

Sampdoria, Lanna: “Il mio cuore mi ha detto di accettare, bisogna rimanere uniti”

Tifosi curva Sampdoria
I tifosi della Sampdoria a Marassi - Foto Marti

“Il mio cuore mi ha detto di accettare questo incarico e metterci la faccia. Mi sono preso tante responsabilità ma le ho prese con la cognizione di far bene per la Sampdoria“. Queste le prime parole di Marco Lanna da presidente della Sampdoria, il quale ha risposto ai media dalla sala stampa dello stadio “Luigi Ferraris” di Marassi. “Per poter far bene ho bisogno ci sia una grande unità di intenti da parte di tutti i componenti della società. Chiedo un po’ a tutte le componenti che fanno parte del mondo Sampdoria di lasciare da parte i problemi di questi anni e guardare al futuro rimanendo uniti. Questi momenti servono per compattarsi ancora di più e raggiungere gli obiettivi che abbiamo”.

“La cosa più importante è rimanere in Serie A, arrivare a fine stagione con le nostre gambe a livello economico e uno dei miei obiettivi che vorrei ottenere è anche quello di riavvicinare la società ai tifosi – ha detto – . Voglio capire i problemi dei tifosi e capire perchè c’è stato questo allontanamento, vorrei tornare quella grandissima famiglia dove sono nato e cresciuto dell’era Mantovani. Mi piacerebbe che quei valori che c’erano all’epoca tornino e nel futuro vedrete iniziative volte a questo obiettivo”.

“La richiesta di disponibilità mi è arrivata dal dottor Vidal un mese prima dell’assemblea – racconta Lanna – . Ho dato la mia disponibilità nel frattempo cercando di capire. Non me lo sarei mai aspettato da giocatore arrivare a fare il presidente. So che c’erano altri candidati e poi mi è stato comunicato che ero stato il prescelto a occupare questa carica”.

Sul suo compito i blucerchiato: “C’è l’avvocato Romei, il direttore sportivo Faggiano, ora anche Carlo Osti. Diciamo che il mio compito, quello che mi sono dato, di supervisionare e lascio a loro la parte operativa. Faggiano lo fa di mestiere, l’avvocato Romei lo ha fatto nei mesi in cui era a Genova. Siamo in contatto quotidiano per condividere idee e scelte. E’ un lavoro d’equipe in cui ci dividiamo i compiti e chiaramente la parte operativa la fa il direttore sportivo. Io e Romei siamo più da consulenti”.

Sulla squadra: “Sono ottimi ragazzi. Ho detto loro che in questo momento, nei momenti difficili, bisogna essere uniti e dimenticare le incomprensioni e darsi una mano l’uno con l’altro. Sono ragazzi intelligenti, l’impressione che ho è che sono ragazzi che capiscono e hanno le capacità per reagire. La squadra ha fatto ottime gare, ci sta un momento di abbassamento di concentrazione. Ho solo richiamato l’attenzione su aspetti mentali che vanno ripresi e spero che sabato mettano in pratica”.

Sull’organico e sui possibili movimenti all’interno: “Stiamo valutando. L’idea è arrivare a gennaio di avere una squadra uguale o più competitiva ma anche così può raggiungere l’obiettivo senza grossi problemi. Valutiamo, gennaio è un mercato sempre complesso”.

Sui tifosi e su come riportare l’entusiasmo: “Non amo parlare troppo, ma sto già parlando di iniziative molto concrete e le metteremo in atto a fine mese, primi giorni di febbraio”.

Su mister D’Aversa: “Credo che abbia lavorato in condizioni molto complesse. Credo che sia un ottimo allenatore e un ottimo ragazzo. E’ un grande lavoratore e quando ha potuto lavorare bene lo ha fatto. Ha la totale fiducia della società”.

Su Quagliarella: “E’ un grandissimo campione e un bravissimo ragazzo. Consigli glieli darò ma non ha bisogno di consigli perchè diciamo che è un ragazzo abbastanza maturo e di campionati ne ha alle spalle. Sul futuro deve stare tranquillo, deve solo in questo momento ritrovare quella vena del gol. Gli attaccanti vivono per quello, ma credo che una volta che lo ritrova riparta. E’ un grande campione ha solo bisogno di fare qualcosa che ha sempre fatto che gli manca”.

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