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“Mi dicono ‘caccia i soldi’ ma di soldi ne abbiamo cacciati tanti e continueremo a cacciarli ma con intelligenza”. Così, Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha parlato alla presentazione della mostra “Il Napoli nel mito – Storie, campioni e trofei mai visti” al museo Archeologico Nazionale della città partenopea.
DIECI ANNI DI STORIA – “Da noi sono passati i Quagliarella, i Lavezzi, i Cavani, gli Higuain, i Mertens, gli Insigne, di storia in dieci anni ne abbiamo scritta parecchia. Non abbiamo vinto lo scudetto, chiedo scusa, ma mi sono stancato di questa c****ta del «chi compri’. Oggi, col recupero di Milik e Ghoulam e l’arrivo di Inglese, dobbiamo stare attenti, guardate per esempio come sta crescendo Mario Rui oppure Ounas che piace molto a Sarri, un grande maestro”.
SARRI PROTAGONISTA – “Quando l’ho scelto hanno messo i manifesti per strada dicendo che ero pazzo e invece ora è lui il protagonista e gli lascio il campo volentieri. È il regista che ho scelto perché faccia il film più bello che accontenti i miei spettatori, i tifosi. Scusatemi se non riesco a farvi sempre felici ma ci provo costantemente, siete il mio unico gol”.
STADIO FUORI NAPOLI? – “Qui in Italia, se andiamo in Comune a chiedere qualcosa, le pernacchie si sprecano. Siamo eroici, voi tifosi che ci seguite e noi industriali del pallone che ci siamo creati una vera industria. Io non mi fido di quello che succede a Napoli e ho capito che mi devo trovare io un terreno, non posso portare dei grandi atleti in un posto che non sia perfetto. Sto facendo fare varie verifiche, poi può pure essere che questo posto sia a 7 km da Napoli ma pazienza, specie se magari, col ferro o via autostrada, posso raggiungerlo in 10-15 minuti quando oggi, per arrivare dalla stazione al San Paolo, servono tre quarti d’ora. Mi sono stancato di una città dove aspetto che il Comune mi restituisca 7 milioni dal 2007. Cosa preferirei accogliere nel museo del Napoli fra scudetto e Champions? Non rinuncerei a nulla. La cosa più bella nella vita è sognare, non costa nulla”.