Serie A

Milan, Pioli: “Questa squadra mi entusiasma ogni giorno. Ibra? Il più forte mai allenato”

Stefano Pioli - Foto Antonio Fraioli

Stefano Pioli è intervenuto dal palco del Festival dello Sport di Trento: “La sconfitta di Bergamo fu la più pesante ma ci ha insegnato tantissime cose e da lì siamo stati bravi, io, il club, l’area tecnica, a ripartire con più convinzione ed energia con gli arrivi di Kjaer, Ibrahimovic, Saelemaekers. Lì è nato il nostro Milan: mio, del club, dei giocatori, dei tifosi. E’ stato un momento difficile ma dalle cose negative trai esperienze positive”. Il tecnico del Milan rimane ottimista sulla Champions League: “Dobbiamo crederci adesso. E’ vero che purtroppo le prime due hanno avuto risultati negativi ma non sono state gare dove siamo stati in grande difficoltà. Anzi. Ci hanno dato fiducia nelle nostre qualità: la classifica è molto negativa ma quattro partite sono tante e abbiamo le nostre carte da poterci giocare”. 

Sull’importanza del gruppo: “Vorrei dire entusiasmante. A me entusiasma, tutti i giorni. Vedo un gruppo che mi piace, responsabile, che sta bene, che crede a quello che fa, che condivide un modo di lavorare e giocare. Gli piace il calcio che sta facendo ed è importante. E’ importante quello che sentono i miei giocatori. Un tecnico ha la percezione degli atteggiamenti dei giocatori, ai miei piace il calcio che stiamo facendo, l’idea che proponiamo. Quando sei convinto e con questo talento, piaci anche ai tifosi ed è più facile raggiungere dei risultati”.

Pioli si è poi soffermato sul lockdown, dal quale la sua squadra ha ingranato completamente un’altra marcia: “Da gennaio era già un altro Milan ma l’ultima gara col Genoa, la prima senza tifosi, fu una delle peggiori nostre. La società ci disse che Milanello avrebbe chiuso e che saremmo andati a casa, abbiamo lasciato i giocatori tranquilli. Ci siamo ritrovati a Milanello e sembrava che la nostra conoscenza fosse più profonda e completa, vicendevolmente, come se ci avesse uniti di più. E perdemmo la prima, il ritorno di semifinale di Coppa Italia con la Juventus”. 

Sul suo percorso al Milan: “Mi alzo ogni mattina con grande positività, sempre. Non sono giovane ma è come se allenassi da pochi giorni ma penso ancora di poter ottenere i migliori risultati possibili. Siamo arrivati in un momento di difficoltà, serviva tempo per sistemare le situazioni ma i ragazzi avevano qualità. C’era modo di lavorare, il club è stato bravissimo a metterci nelle condizioni di farlo: Milanello è un ambiente ideale. Da subito, dalla prima riunione con Maldini e Massara, c’era anche Boban all’epoca, ho avuto grande sintonia.

“Poi con il cliub il rapporto lo costruisci giorno per giorno, ora mi sento a mio agio. Condivido tutto quello che fa il club, la strada che ha intrapreso, ovvero costruire coi giovani, investendo sul talento, equilibrando la squadra con giocatori di spessore come Ibrahimovic, Kjaer e Giroud. Abbiamo le stesse motivazioni e stiamo molto bene. Ibrahimovic? E’ una persona troppo intelligente e troppo simpatica. Dentro lo spogliatoio, con i ragazzi, è davvero simpatico. La persona intelligente è quella che capisce i tempi e i modi di intervenire. Sono sicuro che avrà successo in qualunque cosa farà una volta che smetterà di giocare. Non posso tranquillizzare i tifosi su quanto giocherà, ma ha giocato solo mezz’ora quest’anno e ha fatto un gol. Sicuramente ci aiuteà ancora. E’ il giocatore più forte che abbia mai allenato”.

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