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Dal Voluntary Agreement a Gigio Donnarumma, Marco Fassone ha spiegato in un video di dieci minuti tutto ciò che sta accadendo nel mondo Milan nelle ultime ore. “Quella della Uefa è una decisione che avevamo ventilato – ha spiegato sul sito rossonero – Ci aveva richiesto una documentazione finale dove ci chiedeva due cose impossibili da fare: completare il rifinanziamento del debito con Elliott, previsto per il prossimo ottobre, prima della loro decisione e di fornire garanzie sufficienti sulla capacità della proprietà di finanziare il club. Con un deposito di una cifra molto importante. Cose impossibili per i club nella nostra situazione. Nonostante ciò, crediamo che tutta la documentazione che abbiamo prodotto e le garanzie, a nostro avviso dovrebbero essere sufficienti se vincolati ad alcuni parametri a stipulare un voluntary. Alla fine la commissione ha deciso di non aderire alla nostra richiesta”.
La soluzione adesso è il Settlement Agreement: “Il Settlement è una metodologia conosciuta a tutti i club europei. Alcuni club italiani lo hanno sottoscritto in passato. Il Milan ha commesso delle violazioni al FFP negli scorsi anni. Il nostro tentativo era di evitare sanzioni relative al triennio 2014-2017, non a violazioni commesse adesso. La Uefa ci proporrà di fare il settlment con delle sanzioni economiche che io spero non siano eccessive, ma in linea con quelle del passato. Delle restrizioni alle liste dei giocatori che dovranno partecipare alle competizioni europee e anche delle limitazioni salariali. Si tratta di un accordo che l’Uefa proporrà al Milan per sanare la posizione del club, ritenuta non aderente alle regole del FFP e che il Milan ha violato negli anni scorsi”.
Sulle possibili ripercussioni sul mercato: “Non c’è un cambio legato a queste vicissitudini. La proprietà è vicina, David è qui. A gennaio non pensiamo di fare acquisti perché pensiamo di avere un’ottima rosa, tantomeno di fare operazioni in uscita perché non c’è esigenza di far cassa. Staremo alla finestra, se ci sarà un’opportunità la coglieremo”.
A questo punto si passa a Donnarumma: “L’ho visto più sereno di mercoledì sera, non è stata una serata facile. Non solo per lui, ma anche per il Milan. Perché quando si manifestano questi episodi, è un problema per il club eper tutti. Mi ha fatto piacere che ieri sia venuto alla festa del settore giovanile, che per anni è stata la sua casa. Mi ha fatto piacere la sua dichiarazione distensiva di ieri sera sul suo Instagram dove ha confermato che non c’è stata nessuna forzatura nel firmare l’accordo che lo lega al Milan e oggi l’ho visto più sereno. La nostra posizione? Lui la sa ed è chiara: non c’è volontà nel cederlo, è un patrimonio umano, tecnico ed economico del club. Se sarà lui a dirci che vorrà andar via, saremo aperti a valutare ogni offerta, basta che nessuno pensi di adottare tecniche e strategie per far si che Donnarumma possa essere ceduto a valori di mercato inferiori rispetto al suo reale valore. Io e il Milan siamo qui per tutelarlo”.