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“Vorrei esprimermi sulle ripercussioni negative in relazione a quanto accaduto oggi, a fine partita. Innanzitutto, voglio chiarire che ho un grande rispetto per l’Inter o per qualsiasi altro club. Siamo tutti professionisti, che lavorano per perseguire i nostri obiettivi e non mancheremmo mai di rispetto a un altro professionista”. Esordisce così Luiz Felipe sui suoi profili social all’indomani di Lazio-Inter, anticipo dell’ottava giornata di Serie A. Il difensore è stato espulso nel finale di gara a causa di un gesto di affettuoso sfottò nei confronti dell’amico ed ex compagno di squadra Joaquin Correa.
L’attaccante ha in un primo momento reagito male, l’arbitro ha visto l’episodio e ha estratto il cartellino rosso al laziale, che è scoppiato in lacrime: “A fine partita sono finito per saltare sulle spalle di Tucu perché è uno dei grandi amici che il calcio mi ha dato – ha detto – Le nostre famiglie sono amiche e siamo sempre stati molto uniti. Lì, quello che volevo di più era abbracciarlo e scherzare sul risultato, per quanto la nostra amicizia lo permette, ma mi sono emozionato. Forse, ripensandoci, non era il momento migliore o il luogo più adatto. Chiedo scusa a chiunque si sia sentito offeso e chiarisco che non ho cercato, in alcun modo, di essere irrispettoso nei suoi confronti, nei confronti degli altri atleti o dell’Istituzione Internazionale e dei suoi appassionati tifosi. È stato un atto innocente, da una persona che ha un grande affetto per Tucu !! Ti amo mano”.
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