Serie A

Lazio, chi è Martusciello: l’allievo di Spalletti e vice di Sarri che si fa trovare pronto nei ribaltoni

Giovanni Martusciello
Giovanni Martusciello, Lazio - Foto LiveMedia/Luca Diliberto

Un altro prodotto di una scuola d’allenatori d’eccellenza come quella di Empoli, una vita da vice, ma sempre pronto a farsi trovare disponibile in caso di necessità. Giovanni Martusciello vivrà alla Lazio la sua seconda esperienza da allenatore di una prima squadra di Serie A, dopo la parentesi sulla panchina dell’Empoli nella stagione 2016/17, quella che condannò il club toscano al diciottesimo posto e alla retrocessione. L’ex vice di Maurizio Sarri prende il posto del tecnico di Figline Valdarno, dopo la sconfitta contro l’Udinese che ha visto l’ex Napoli in tribuna per squalifica e l’allenatore nativo di Ischia sulla panchina. Nato in Campania, ma la vita lo ha presto portato ad evolversi professionalmente in Toscana. Fin qui la storia è uguale a quella di Maurizio Sarri, ma se l’ormai ex tecnico biancoceleste ha cambiato sedici club prima di sposare il progetto Empoli, Martusciello nella località toscana ci è rimasto per dieci anni, svolgendo il ruolo di vice allenatore della Primavera, allenatore in seconda e assistente della prima squadra. Nel 2015-16 diventa il vice di Marco Giampaolo, prendendo il posto che era stato di Francesco Calzona. La decima posizione porta l’allenatore di Giulianova alla Sampdoria, ma Martusciello viene promosso guida tecnica dei toscani. La stagione è sempre in bilico, ma dalla dodicesima alla penultima giornata l’Empoli occupa la diciassettesima posizione, utile per la salvezza. La beffa arriva nell’ultimo turno con il diciottesimo posto che vale la retrocessione. Per Martusciello si aprono quindi le porte dell’Inter grazie a Luciano Spalletti, suo ex allenatore all’Empoli, che lo vuole fortemente nello staff. Poi la Juventus nuovamente con Sarri e lo Scudetto, fino alla Lazio nel 2021. Che ora gli regala l’opportunità più grande della carriera, a partire dal match contro il Frosinone, in un momento in cui i biancocelesti hanno perso quella serenità ritrovata nella vittoria all’andata contro il Bayern in Champions. Due gli obiettivi: la Coppa Italia e il quinto posto. Poi a giugno si vedrà: Palladino e Tudor i nomi più caldi, ma non si escludono nomi a sorpresa e colpi di scena. D’altronde Martusciello sulla panchina cos’è se non un altro coup de théâtre.

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