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“Ha vinto la squadra che ha fatto qualcosa di più. Se fosse stato un incontro di boxe, l’Inter avrebbe avuto più punti. Però, se vogliono diventare squadre importanti anche a livello internazionale, sia l’Inter sia la Juve devono migliorare. Ho apprezzato il grande impegno e la grande volontà . L’Inter è partita veloce con un ritmo altissimo. Direi ‘internazionale’. I ragazzi di Inzaghi hanno fatto 15 minuti di intensità e hanno anche prodotto alcune buone occasioni. Poi c’è stato un calo dei nerazzurri e l’equilibrio è tornato padrone del campo. Nella ripresa l’Inter ha avuto di più l’iniziativa, ma sia i nerazzurri sia i bianconeri facevano fatica a recuperare il pallone”. Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi fa la sua analisi della finale di Supercoppa Italiana che ha visto l’Inter avere la meglio sulla Juventus con un gol di Alexis Sanchez al 121′. L’ex ct azzurro si sofferma sul tema pressing perché “ci vogliono mesi e mesi di lavoro per riuscire ad applicarlo bene. La Juve ci ha provato, soprattutto all’inizio dei due tempi, ma le distanze tra i reparti non erano corrette. E quando mancano le distanze succede che si crea un buco in mezzo al campo“. Ma comunque “la Juve ha dimostrato carattere, qualità che è spesso stata decisiva in passato. Adesso deve lavorare sul pressing per far crescere la qualità del gioco. Della Juve ho ammirato la grinta e la volontà di tutta la squadra. Hanno saputo fare una partita di sacrificio, di fatica, di abnegazione. Non va dimenticato che ad Allegri mancavano diversi elementi”.
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