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Analizziamo i top e i flop della 34esima giornata di campionato di Serie A. Un turno infrasettimanale che ha confermato la forza dei bianconeri e ha conclamato Francesco Totti come assoluto protagonista.
TOP
5° – Chievo Verona
Correva l’anno 2001. Il Chievo Verona disputava il suo primo campionato di serie A, terminato con il record di 54 punti conquistati. Oggi, a 15 anni di distanza, i clivensi hanno l’opportunità di eguagliare o addirittura di migliorare quello storico risultato. Veramente una grande stagione per gli scaligeri, che nell’ultimo turno casalingo hanno schiacciato per 5-1 il Frosinone. “Chievo dei miracoli 2”.
4° – Dries Mertens
Il dodicesimo titolare. Questa la spiacevole etichetta che l’attaccante belga del Napoli si è visto attaccare addosso dal suo arrivo ai piedi del Vesuvio. Sarebbe titolare in qualsiasi altra squadra del nostro campionato. Tripletta da urlo contro il Bologna e pallone portato a casa. Genio incompreso.
3° – Emiliano Viviano
Se la Sampdoria è uscita indenne dalla difficile trasferta in casa del Sassuolo, il merito è principalmente del portiere blucerchiato, protagonista di una prestazione sontuosa. Almeno cinque interventi prodigiosi, impreziositi dal rigore parato allo specialista Berardi a 60 secondi dal fischio finale. Saracinesca.
2° – Paulo Dybala
Con la doppietta messa a segno contro la Lazio, è arrivato a quota 16 reti in campionato. Pochi potevano immaginare la scorsa estate, di assistere ad un’esplosione così repentina da parte del giovane attaccante argentino. E’ una “Joya” vederlo giocare, ha conquistato i tifosi bianconeri a suon di goal e assist, ma soprattutto è riuscito nell’ardua impresa di non far rimpiangere l’addio di Carlos Tevez. Predestinato.
1° – Francesco Totti
Difficile trovare le parole giuste per descrivere il mondo Totti. L’essenza più pura di questo magnifico sport, capace di regalare emozioni fortissime che arrivano dritte al cuore e ti lasciano senza fiato. Un applauso lungo 23 anni, una lacrima sul volto di un tifoso, un abbraccio pieno di gioia e felicità. Totti è tutto questo. Eterno.
FLOP
5° – Andrea Ranocchia
Nel gennaio 2011 sbarcò in casa Inter dopo le ottime stagioni vissute con le casacche di Bari e Genoa. In nerazzurro non ha mai convinto, e nell’ultima sessione di mercato si è trasferito alla Samp per ritrovare la brillantezza di un tempo. Purtroppo il piano non è funzionato. Prestazioni al di sotto delle aspettative e convocazione per Euro2016 a forte rischio. Spaesato.
4° – Bologna
Crollo verticale della squadra di Roberto Donadoni. I rossoblù stanno vanificando tutto ciò di buono costruito durante la parte centrale del campionato. La prestazione contro il Napoli è stata disastrosa, condita da errori grossolani e disattenzioni banali. Meteora.
3° – Paulo Sousa
Il tecnico portoghese è stato grande protagonista della prima parte del campionato in corso. Poi qualcosa si è inceppato con la società dopo il deludente mercato di gennaio. Inspiegabile il turn-over messo in atto contro l’Udinese. La Fiorentina ha dimostrato di non poter fare a meno di Kalinic, Borja Valero e Ilicic dal primo minuto. Vendetta contro la dirigenza?
2° – Milan
Entra nella nostra classifica flop non per il deludente pareggio casalingo contro il Carpi, ma per la scriteriata linea dirigenziale che da qualche tempo risiede dalla parti di Milanello. Cambi di panchina ingiustificati, acquisti sbagliati e cessioni che puntualmente fanno rimpiangere i poveri tifosi rossoneri. Bisognerebbe farsi da parte e cedere il timone senza avanzare troppe pretese. La storia del Milan merita più rispetto.
1° – Palermo – Atalanta
Nell’importante match casalingo che ha visto i rosanero pareggiare contro l’Atalanta, ciò che ha colpito più di qualsiasi altra cosa, è stato vedere gli spalti deserti dello stadio “Renzo Barbera”. Partita giocata a porte chiuse, dopo la follia collettiva che ha caratterizzato la sfida contro la Lazio. Un’immagine triste per il nostro calcio malato.