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“Se i dirigenti, l’allenatore, i giocatori e anche i tifosi non ragionano da grande squadra, non si diventa mai una grande squadra. Puoi anche vincere la partita, ma rimani una squadra di provincia e resti rilegato a un contesto non internazionale”. Queste le parole del presidente del Coni Giovanni Malagò in merito agli scontri tra tifosi avvenuti martedì sera prima della sfida tra Liverpool e Roma.
“Il salto di categoria avviene sotto tanti punti di vista: tecnico e finanziario, ovviamente, ma serve anche la mentalità da grande squadra in tutte le componenti – ha sottolineato il numero uno dello sport italiano in una conferenza convocata al Foro Italico – Oggi il mio sdegno è nei confronti della Roma per quanto è successo a Liverpool, ma vale anche per le altre nostre squadre. Ho visto Bayern-Real e sono rimasto colpito perché la gente esultava in tribuna circondata da tifosi dell’altra squadra. Questo sarebbe possibile qui da noi? A Roma l’avremmo accettato? Dobbiamo assolutamente entrare in questo ordine di idee. Bisogna uscire fuori da un contesto culturale assolutamente provinciale. Ho invidiato molto anche la finale della Champions 2016 a Milano tra Atletico e Real Madrid: un derby, due tifoserie spaccate, molte rivalità, ma non ci sono state situazioni che hanno contraddistinto l’evento in modo negativo. Un grande esempio di civiltà”.