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“Riflettere sul razzismo è una cosa che ti tocca senza volerlo. Arrivai in Francia a nove anni e nella mia scuola di Parigi dei bambini mi chiamarono sporco nero. Mia madre mi disse che le cose non potevano cambiare, ma io iniziai a domandarmi il perché del razzismo“. Lo ha detto Lilian Thuram, ex difensore della Nazionale francese nonché di Parma e Juve (tra le altre), al Festival dello Sport di Trento, dove è stato ospite della Gazzetta dello Sport. Inevitabile un accenno sul tema del razzismo dopo gli ultimi episodi: “Quando Jean Marie Le Pen disse che la Nazionale del 1998 non era francese perché c’erano giocatori neri, gli risposi che era grave che un candidato alla presidenza della Repubblica non sapesse la differenza tra colore della pelle e nazionalità “, ha aggiunto Thuram.
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