Mondiali Russia 2018

Pagelle Croazia-Nigeria 2-0: Mondiali Russia 2018

Luka Modric - Foto Fanny Schertzer CC BY-SA 3.0

Buona la prima per la Croazia che si impone per 2-0 nell’esordio al Mondiale di Russia 2018 contro la Nigeria, match valevole per il gruppo D. Apre le marcature un’autorete di Etebo. Chiude i conti Modric dagli undici metri. Partita sempre in controllo degli uomini di Dalic.

Croazia (4-2-3-1)

Subasic 6

Nei primi 45 minuti segue da spettatore la partita. Nulla cambia nella ripresa.

Vrsaljko 6

Si propone assiduamente in fase offensiva ma talvolta i suoi cross sono imprecisi. Poco impegnato dietro.

Vida 6

Un muro assieme a Lovren. Buon esordio in attesa di esami più complicati.

Lovren 6.5

Gestisce con personalità il reparto: la stagione col Liverpool gli ha conferito nuove certezze rispetto al passato.

Strinic 6.5

Limita bene le sortite di Moses che non sfonda quasi mai dalla sua parte.

Modric 7

Con la palla tra i piedi fa quello che vuole anche perché la pressione avversaria non è delle più intense. I calci piazzati sono tutti suoi, anche il penalty nella seconda frazione che mette in discesa la strada alla sua Croazia.

Rakitic 6

Avvio leggermente a rilento per il centrocampista Blaugrana. Si riprende con il passare dei minuti avanzando di qualche metro la sua posizione nonostante il vantaggio.

Perisic 6

La prima grande chance è sui suoi piedi ma dal limite calcia alto con il destro. Non spacca la partita con le solite galoppate ma la sua prova resta sufficiente.

Kramaric 6.5

L’attaccante dell’Hoffeneim si trova alla perfezione tra Rebic e Perisic. Disponibilità ottima in entrambe le fasi. (dal 60′ Brozovic 6: il centrocampista nerazzurro non brilla e non sfigura. Solito giallo evitabile nel finale)

Rebic 6.5

Spesso imprendibile nell’uno contro uno. Tatticamente non perfetto ma i suoi spunti risultano pericolosi contro una difesa non irresistibile. (dal 78′ Kovacic 6: controlla con autorità gli ultimi minuti).

Mandzukic 7

Solita grinta per la punta croata. Verso il 30′ sporca in maniera determinante il pallone che sancisce il vantaggio dei suoi da corner. Nel secondo tempo è ancora decisivo grazie al penalty guadagnato (e poi segnato da Modric). (dal 85′ Pjaca s.v.)

All.Dalic 6.5

Modulo che convince quello messo in campo da Dalic. I sostituti di qualità non mancano ma i giocatori chiave del Mondiale croato saranno questi.

Nigeria (4-2-3-1)

Uzoho 5.5

Incolpevole sul primo gol. Non compie grossi interventi. Spiazzato da Modric in occasione del rigore.

Shehu 5.5

Non parte male. Si spegne lentamente calando d’intensità e lucidità.

Troost-Ekong 4.5

Si lascia scappare Mandzukic nell’occasione della prima rete e questo vale di per sé l’insufficienza. Per non farsi mancare nulla regala un penalty nel secondo tempo, abbracciando vistosamente lo stesso attaccante bianconero.

Balogun 5

Fatica sia in copertura che in fase di impostazione. Resta difficile però fare peggio di Ekong.

Idowu 6

Più attento nelle mercature rispetto ai propri compagni di reparto. Strappa una sufficienza risicata per il lodevole impegno.

Ndidi 5.5

Primo tempo quasi anonimo in cui tocca pochissimi palloni. Perde il confronto con i più esperti Modric e Rakitic.

Etebo 5

Sfortunato (e goffo) sulla deviazione decisiva per la prima rete avversaria. Nei secondi quarantacinque minuti scompare.

Moses 6

Uno dei giocatori più tecnici di una Nigeria che non abbonda di qualità. Sbatte sul muro issato da Strinic ma è uno degli ultimi a mollare.

Obi Mikel 5

Esperienza e intelligenza per l’ex Chelsea che oggi non riesce a lasciare il segno. Trovato e cercato troppo poco dai compagni. (dal 88′ Simy s.v.)

Iwobi 5.5

Esiguo possesso palla per la Nigeria e il giocatore dei Gunners ne risente. Ad inizio secondo tempo lascia il campo visibilmente scontento. (dal 62′ Musa 5: inserito per dare rapidità all’attacco nigeriano. Delude).

Ighalo 5.5

Fa salire la squadra quando ne ha la possibilità. Fisicità che da sola non può impensierire più di tanto Vida e Lovren. (dal 73′ Ihenacho 5.5: non pervenuto)

All.Rohr 5.5

Il reparto difensivo mostra delle amnesie importanti. Se anche in attacco non si creano pericoli diventa difficile proporre qualcosa.

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