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Il Belgio batte il Panama per 3-0 nel match d’esordio del girone G dei Mondiali di Russia 2018. A Sochi è Mertens ad aprire la danza dei gol con un meraviglioso destro al volo che non lascia scampo all’estremo difensore avversario. Superate le difficoltà iniziali, la scena se la prende Lukaku prima con un colpo di testa e poi con un tocco sotto che chiude definitivamente il match.
Belgio (3-4-2-1)
Courtois 6.5
Strepitosa la sua uscita su Murillo. E’ l’unico intervento del suo pomeriggio, nelle prossime sfide verrà impegnato di più
Alderweireld 6.5
Gara ordinata e senza sbavature per il centrale del Tottenham
Boyata 6
Soffre un po’ la velocità dei suoi diretti avversari ma se la cava
Vertonghen 6.5
Contro una formazione così veloce, le marcature preventive assumono un’importanza decisiva. Guida la difesa e spegne le occasioni di ripartenza avversaria
Meunier 6.5
Preciso in entrambe le fasi, dà sostegno a Mertens
De Bruyne 7
Ha il compito di inventare e costruire e lo porta a termine con la solita classe. Si toglie la soddisfazione di timbrare il primo assist del suo torneo con un delizioso tocco di esterno.
Witsel 6
Paulinho e Casemiro sono i due giocatori adibiti alla fase di rottura del Brasile. Il Belgio ne ha addirittura uno solo ed è lui. Si limita al compitino, contro l’Inghilterra non basterà questo livello di prestazione (89′ Chadli s.v.)
Carrasco 5.5
Meno incisivo del solito in fase offensiva dove il suo peso offensivo si fa sentire poco. Disastroso in fase difensiva, non è il suo ruolo (74′ Dembele 6 Mette ordine alla manovra e contribuisce ad allentare il ritmo a risultato ormai acquisito)
Mertens 7.5
Sfiora il gol in avvio con un esterno destro che impegna Penedo. E’ il più vivace e pericoloso nel primo tempo e nel secondo trova l’angolo vincente con una invenzione da applausi (83′ T. Hazard s.v.)
E. Hazard 6.5
Pronti, via e subito si fionda su un errore avversario senza però trovare il vantaggio. Con la palla al piede è uno spettacolo per gli occhi e nel finale guida la ripartenza che porta al tris di Lukaku
Lukaku 7
Lavora con sponde e fisicità . Nel secondo tempo si fa trovare pronto col colpo di testa che chiude il match prima e poi con un tocco sotto per il tris finale
CT: Martinez 6.5
La sua squadra fatica e non poco nel primo tempo. Una giocata individuale (quella di Mertens) dà il via alla macchina del gol. Ma qualche difetto è ancora presente
Panama (4-2-3-1)
Penedo 6
Un primo tempo perfetto con parate da applausi su Hazard e Mertens. Crolla (ed è incolpevole) sotto i colpi del napoletano e di Lukaku
Murillo 5.5
Spesso in difficoltà quando si tratta di difendere. Ma la sua capacità di corsa è disarmante, spreca a tu per tu con Courtois l’occasione più nitida del match per la sua Nazionale
Escobar 6
La sua gara è ordinata anche se qualche disimpegno sbagliato non manca
R. Torres 5
Il suo retropassaggio horror poteva costare caro ma Hazard lo grazia. Poi altre sbavature a cornice di una prestazione insufficiente
Davis 4
Mertens è un brutto cliente e lui fatica a contenere il fuoriclasse del Napoli. Poi marcatura horror su Lukaku in occasione del secondo gol
Gomez 5.5
In mediana ha il compito di dare il via alle azioni manovrate del Panoma e a spezzare le trame offensive avversarie. Può fare ben poco contro la qualità avversaria
Godoy 5.5
La velocità non gli manca, la qualità sì. E’ vivace ma si arrende col passare dei minuti
Barcenas 6.5
L’uomo con più qualità è lui. Nasce dai suoi piedi l’occasione più nitida del Panama con un lancio millimetrico per Murillo che spreca (63′ Torres 5 Non entra in partita)
Cooper 6.5
Preziosissimo dal punto di vista tattico, fa un grande lavoro anche in fase di non possesso. Premiamo il sacrificio
J. Rodriguez 5
Non riesce ad incidere contro il terzetto difensivo avversario (63′ Diaz 5 Non si fa notare a partita ormai già indirizzata verso un certo tipo di risultato)
Perez 5.5
Crea qualche grattacapo alla difesa avversaria con (poche) giocate di spessore. Poco altro (73′ Tejada s.v.)
CT: Dario Gomez 6
Il contropiede è la soluzione ovvia di una squadra che fa della velocità l’arma principale. Va premiato il coraggio, l’organizzazione c’è