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Apre la seconda giornata del girone B il match tra Portogallo e Marocco. Sarà la prima, delle tre sfide in programma mercoledì 20 giugno, e il calcio d’inizio è fissato alle 14.00. La gara sarà trasmessa in diretta esclusiva su Italia 1. La partita si disputerà allo Stadio Lužniki di Mosca, l’impianto più grande della competizione con i suoi 81000 posti a sedere, in cui si svolgerà anche la finale della rassegna mondiale. Match equilibrato, dall’esito tutt’altro che scontato. Infatti, sulla carta, dietro l’irraggiungibile Spagna, saranno proprio i lusitani e i marocchini a giocarsi l’ultimo posto disponibile per accedere alla fase finale del torneo.
Inoltre, guardando i precedenti, le due nazionali si sono scontrate in una sola occasione ufficiale, cioè nella fase a gironi del Mondiale in Messico nel 1986: in quella occasione il Marocco, con un’impresa, superò il Portogallo 3-1, vinse il girone da imbattuta e scrisse la storia: fu la prima nazionale africana a superare il primo turno di un Campionato del Mondo. Per i portoghesi, invece, fu una grande delusione dopo la finale di Euro ’84: non lasciarono il segno in Messico e furono costretti subito all’eliminazione. Tuttavia ora le due nazionali si presentano al Mondiale in una situazione diversa rispetto ad allora:
I lusitani possono contare su un gruppo di giocatori di fama internazionale, abituati a gestire la pressione in palcoscenici del genere; in più sono guidati da un allenatore d’esperienza come Fernando Santos, che ha portato la nazionale alla storica vittoria dell’Europeo in Francia nel 2016. Infine, non va tralasciato il fattore Cristiano Ronaldo: il fuoriclasse indiscusso del Real Madrid si presenta alla competizione mondiale all’apice della sua carriera, dopo aver vinto per la quinta volta il Pallone d’Oro. È molto difficile che possa sbagliare sfide del genere. La nazionale africana, invece, torna a partecipare a un Mondiale a distanza proprio di Messico ’86. Di certo dal punto di vista dell’esperienza parte svantaggiata rispetto al Portogallo; tuttavia non vanno sottovalutati alcuni elementi chiave come Benatia, Belhanda e Dirar, che militano nei campionati principali europei e che hanno trascinato il Marocco ad un’inaspettata qualificazione.