Calcio

Milan-Inter al bivio: il derby chiude la 22° giornata di Serie A

Sinisa Mihajlovic - fotomenis.it

Questa sera a San Siro Milan-Inter: il derby della pace, ma è più quello dell’ultima spiaggia. I rososneri devono dimostrare di non essere la squadretta che ha battuto l’Alessandria per 1-0, la Beneamata deve archiviare un gennaio nero e le tre sberle prese in Tim Cup dalla Juventus. Chi vince rilancia le sue ambizioni di classifica, chi perde sbatte il muso contro la realtà dei fatti, cioè un’altra stagione di crisi e zero tituli.

E infatti Mancini, sempre meno abile a mascherare un certo nervosismo e a chiudere gli spifferi dello spogliatoio, intima l’alt al suo amico Mihajlovic reo di troppe frecciatine (l’ultima: “la Panini dovrebbe dare una pagina in più all’Inter per quanti giocatori prendono”): “Sta esagerando con le battute, adesso basta. Il derby non sarà decisivo però è vero che vincere ci darebbe molto entusiasmo e ci manterrebbe in alto. Il Milan sta meglio di noi, ma il risultato è aperto“. Il tecnico jesino ha rivelato 5 degli 11 titolari: Handanovic, Miranda, Murillo, Medel e Brozovic. Il sesto lo aggiungiamo noi: Eder, l’acquisto atteso sei mesi. Preso, presentato e messo in campo dove in allenamento ha siglato una doppietta. “Non può cambiare tutto e subito da solo, ma ci serviva perché è diverso dagli altri nostri attaccanti, può giocare prima, seconda punta, esterno in un 4-3-3, ha la velocità che ci mancava e potrà servire anche Icardi, Jovetic o Palacio. Domattina (oggi, ndr) deciderò se schierarlo titolare, era un po’ stanco, ha viaggiato avanti e indietro tra Genova e Milano. Se sono pentito delle frasi post Carpi sugli attacanti? A parte che davvero alcune reti avrei potuto segnarle anch’ io, non ho detto nulla di particolare. Se poi voi estrapolate una sola frase…” ha commentato l’allenatore nerazzurro che ha permesso ai giornalisti di assistere alla rifinitura. Per scaramanzia: all’andata l’Inter vinse 1-0 con gol di Guarin. Con problemi sbandierati di mercato (“non sono mai stato d’accordo con il Fair play finanziario”) l’Inter ha preferito risolvere il problema del gol rinunciando a un centrocampista. Ora però Mancini deve trovare anche un’idea di gioco.

Stesso problema del sergente più di latta che di ferro Mihajlovic alle prese con un caos societario senza precedenti, Barbara Berlusconi fissa nell’Europa League l’obiettivo, Galliani due minuti dopo nella Champions, e con giocatori fuori forma, leggi Balotelli, Boateng e il rientrante Menez. Il condottiero rossonero ha bacchettato Honda “se non vuol fare l’esterno, starà in panchina. Mi aspetto che domani faccia gol” e Bacca “deve migliorare nel dialogo con i compagni”.

Per il resto è apparso sereno: “Intanto avendo allenato Eder alla Samp dico che poteva arrivare lunedì! Per noi è l’ultima occasione di puntare ai primi posti, per loro di lottare per lo scudetto. Sarà come un ascensore: il vincitore sale, il perdente scende al piano terra. Ai nerazzurri invidio la malizia, il cinismo con cui chiudono le partite, noi ora abbiamo un’identità, però non riusciamo a fare risultato, ma domani sera (ore 20.45) giochiamo in casa e possiamo riuscirci”. Poi ha aggiunto: “Non so e non mi interessa che modulo useranno, noi siamo più forti rispetto all’andata e a qualche mese fa, giochiamo sempre per vincere, poi se non accade l’importante è non perdere”. Già perché il Milan ha trionfato una sola volta nelle ultime nove stracittadine. Per il Milan sarà 4-4-2, per l’Inter probabile 4-3-3. Per entrambe un solo obiettivo: i tre punti.

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