Europa League

Europa League 2017-18, Milan: alla scoperta del Ludogorets

Ludogorets - Foto ludogorets.com CC BY-SA 2.5

Per la prima volta dal lontano 2014 il Milan tornerà a giorcarsi la fase ad eliminazione diretta in una competizione europea e lo farà per la prima volta della sua storia in Europa League. Sarà il Ludogorets la squadra con cui se la vedranno i rossoneri, nei sedicesimi di finale che si disputeranno tra il 15 e il 22 di febbraio. L’urna di Nyon non ha riservato così grosse emozioni al Milan: con il Ludogorets il pronostico non è di certo chiuso, ma la squadra bulgara oramai non è più l’ultima arrivata nelle coppe europee. Per la seconda volta in tre anni, infatti, il Ludogorets ha raggiunto la fase ad eliminazione diretta nella seconda maggiore competizione europea. Uno solo il precedente ufficiale del Ludogorets contro una squadra italiana: nella stagione 2013/14 i bulgari eliminarono infatti la Lazio proprio nei sedicesimi di finale della Europa League, pareggiando 3-3 in casa dopo aver vinto per 0-1 allo Stadio Olimpico nel match d’andata.

Di certo, il precedente non può far dormire sonni tranquilli ad un Milan in grande difficoltà come quello visto sino ad oggi in questa stagione. “Il Diavolo” dovrà vedersela contro una squadra che sta vivendo le sue stagioni migliori dalla sua fondazione (risalente al 1945), con 6 titoli vinti in patria negli ultimi sette anni. Dall’inizio di questa stagione, a guidare il Ludogorets è l’ex difensore bulgaro Dimitar Dimitrov, arrivato in panchina dopo i successi di Georgi Dermendjiev. Anche con la nuova guida però, la musica non sembra essere cambiata, con l’attuale primo posto in campionato, dopo 20 partite, e la qualificazione ai sedicesimi raggiunta nel girone C grazie a 9 punti, abbastanza per arrivare davanti all’Istanbul Basaksehir e l’Hoffenheim e dietro solamente al Braga.

Dal punto di vista tecnico, il Milan potrà certamente tirare un sospiro di sollievo, partendo indubbiamente favorito: nel 4-2-3-1 di Dimitrov non ci sono particolari fuoriclasse, ma alcuni elementi a cui sicuramente la difesa milanista dovrà volgere l’attenzione. Il giocatore più determinante è sicuramente Marcelo Nascimento Da Costa, meglio noto come Marcelinho, autore già di 7 gol in campionato e due in Europa League. Il brasiliano, naturalizzato bulgaro, è un giocatore fondamentale nel Ludogorets, capace di muoversi bene sia da trequartista, che da unica punta, fornendo un discreto apporto anche negli assist, 6 per adesso in stagione. Un’altra insidia potrebbe essere Claudiu Keseru, la punta rumena che è il miglior goleador in campionato per la squadra, con 10 reti all’attivo, ma che in Europa League ha giocato davvero poco sino ad ora.

Mentre in Bulgaria la squadra viaggia su ritmi elevati, con 45 gol segnati e solo 10 subiti, davanti a tutti con 48 punti dopo 20 giornate, in Europa League la situazione è molto più equilibrata, con la squadra che ha subito 5 reti, ma ha marcato solamente 7 volte in 6 match giocati. L’unica sconfitta del girone, un po’ a sorpresa, è arrivata in casa, contro il Basaksehir: la sfida in trasferta per il Milan si profila come la più complicata, anche per questioni climatiche, ma il pronostico non è chiuso. Il Milan potrà giocarsi le sue chance a febbraio, contro una squadra che dopo la partita contro il Levski Sofia, andrà in pausa per le vacanze e tornerà in campo proprio in casa contro il Milan, dopo due mesi di stop da gare ufficiali. Fisicamente il Ludogorets potrà forse arrivare può riposato del Milan, ma le cose migliori dei rossoneri, dal punto di vista dei risultati, si sono viste proprio in Europa, dove il Milan tornerà carico alla ricerca di una svolta in un’annata molto particolare. Il Milan parte favorito, ma sottovalutare il Ludogorets è vietato, spetterà a Gennaro Gattuso far ritrovare la calma alla squadra per preparare al meglio una sfida che si profila importantissima.

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