L’Atletico Madrid è la sesta squadra qualificata ai quarti di finale della Champions League. Dopo centoventi minuti senza gol, seguiti allo 0-0 della gara d’andata giocata tre settimane fa in Olanda, al Vicente Calderon gli spagnoli calciano meglio i rigori ed estromettono dalla competizione il Psv Eindhoven, autore comunque di una buona partita.
Il piano tattico studiato dall’allenatore del Psv Phillip Cocu, in effetti, funziona anche nella gara di ritorno, un 5-4-1 molto compatto, con Locadia chiamato al doppio, faticoso compito di terzino sinistro e attaccante aggiunto al centravanti De Jong. Dall’altro lato c’è l’ex milanista Van Ginkel, che stringe più il raggio d’azione verso il centro per lasciare spazio alle rare incursioni del terzino Arias. Nella prima mezz’ora il piano del Psv funziona alla perfezione perché i centrocampisti, in particolare Propper e lo stesso Van Ginkel, aggrediscono a turno gli avversari. La scarsa qualità dalla trequarti in avanti, però, impedisce agli olandesi di creare occasioni da gol nel primo tempo, ad eccezione di un’incursione dell’ex mediano del Milan il cui assist per De Jong viene intercettato con difficoltà dal portiere dell’Atletico, Oblak. La squadra di Simeone, schierata con il classico 4-4-2, prova a fare gioco spingendo sulle fasce ma trovando poco spazio. Il lavoro difensivo del Psv è eccellente, al resto pensa Zoet con uscite tempestive e interventi sicuri su Griezmann, Godin e Carrasco.
[the_ad id=”10728″]
Nella ripresa la partita non cambia, l’Atletico parte forte e prova a spaventare Zoet con i tentativi, imprecisi o deboli, di Koke, Gimenez e Fernandez. La migliore occasione dell’intera partita, però, capita sui piedi di Locadia al 14′: l’esterno del Psv rientra da sinistra, calcia col destro e colpisce il palo, complice anche la deviazione decisiva di Oblak, poi De Jong è sfortunato nel tentativo di tap-in. A quel punto Simeone prova a scuotere i suoi uomini inserendo un altro attaccante, Fernando Torres, al posto del centrocampista Fernandez, una mossa tattica che però sembra favorire le ripartenze del Psv: non a caso alla mezz’ora l’allenatore dell’Atletico riequilibra la squadra togliendo Carrasco per inserire un mediano, Kranevitter. Gli spagnoli si rendono pericolosi grazie alle accelerazioni di Torres e Griezmann, ma Zoet è sempre attento e si va ai supplementari, dove le squadre ci provano con le poche energie residue senza però creare grandi occasioni da gol.
Anche ai rigori si va ad oltranza, quattordici tiri senza errori finché Narsingh, entrato a due minuti dalla fine dei supplementari, colpisce la traversa, mentre Juanfran segna e fa esplodere i tifosi del Vicente Calderon.