Calcio

Calcio, guerra aperta tra Barcellona e Brasile per Neymar

Neymar - Photo by Alex Fau CC BY 2.0

Orma è guerra aperta tra il Brasile e il Barcellona su Neymar. Ieri vi avevamo raccontato dell’intenzione del club blaugrana di opporsi alla Federcalcio brasiliana (Cbf) e di non liberare il giocatore per la Coppa America di giugno, dopo aver già concesso il benestare per la sua partecipazione ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro di agosto (Per leggere l’articolo cliccare qui). La decisione ha assunto i crismi dell’ufficialità con una lettera ricevuta e diffusa dalla Cbf, ma in Brasile non intendono accettare di buon grado la decisione del club catalano.

Da regolamento il Barcellona sarebbe obbligato a liberare Neymar per la Coppa Ameirca ma non per Rio 2016, dove sarebbe convocato come fuoriquota. Tuttavia, la priorità della Federazione è l’Olimpiade (il Brasile non ha mai vinto l’oro, ndr) e lo stesso Carlos Dunga, commissario tecnico della nazionale maggiore brasiliana  e recentemente confermato anche alla guida di quella olimpica, ha più volte lasciato intendere che, dovesse scegliere, preferirebbe poter contare su Neymar a Rio. Il Barcellona ha cercato di andare incontro alle esigenze della Federcalcio brasiliana, ma non ha intenzione di concedere il giocatore per due competizioni ravvicinate e dispendiose come la Coppa America e il torneo olimpico. “Volete Neymar a Rio? Per noi va benissimo, ma ve lo scordate per la Copa del centenario“. Sembra essere questo il sunto del Barcellona pensiero, anche se in Brasile non desistono.

Ma Neymar cosa ne pensa? Il fuoriclasse carioca è attaccato alla maglia della nazionale e se fosse per lui giocherebbe entrambe le competizioni senza batter ciglio. Secondo il Mundo Deportivo, il giocatore avrebbe già proposto una sorta di compromesso al proprio club: giocare la Coppa America solo dai quarti di finale in poi. Vedremo cosa risponderanno dalle parti di Barcellona. Di certo è vero che Carlo Dunga considera l’Olimpiade prioritaria, ma è altrettanto vero che senza Neymar si rischia un flop nella Copa sudamericana del centenario che potrebbe indurre i vertici del calcio brasiliano a licenziare l’attuale commissario tecnico prima di Rio.

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