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“Uccideranno i miei figli e anche noi. Ci hanno minacciato di morte su WhatsApp, Instagram e Twitter. Come fa la gente a non capire che si tratta solo di lavoro?”. Parole shock quelle pronunciate dalla moglie (Natalie Weber) di Mauro Zarate, dopo l’approdo del marito al Boca Juniors. L’ex Lazio aveva promesso che non avrebbe mai vestito una maglia differente da quella del Velez in Argentina. Promessa di fatto non mantenuta, che ha fatto scatenare l’ira di tifosi ma anche dei familiari. “Per me non esiste più, è un traditore”, ha affermato il fratello Rolando.
Zarate ha poi voluto precisare la situazione, in attesa e con la speranza che tutto ritorni alla normalità : “La mia non è una scelta economica ma sportiva, altrimenti sarei rimasto in spiaggia a Dubai. Ho detto sì al Boca per godermi gli ultimi anni di carriera. So di non aver mantenuto una promessa, ma non voglio venga dimenticato tutto quello che ho fatto per il Velez. Non so più cosa dire, ma i miei fratelli non hanno niente a che fare con tutto questo. Ho preso questa decisione dopo attente valutazioni e un confronto con mia moglie.
“So di aver deluso i miei compagni di squadra – ha proseguito l’argentino – l’ho visto nei loro occhi quando ho detto che sarei andato al Boca. Il presidente del Velez ha detto che mi è stata promessa la convocazione in Nazionale, ma non è vero. Non riesco a immaginare come sarà giocare contro il Velez, ma sono un professionista e darò tutto per vincere con il Boca. Non avrei mai creduto che questo trasferimento potesse provocare tante odio. Spero che si calmino le acque…”