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Lo avevo ricordato Carlo Ancelotti in un’intervista poco prima di Natale ed i fatti, come spesso accaduto negli anni, gli hanno dato ragione. Il centrocampo del Real Madrid ancora una volta si è dimostrato il più forte del mondo, trascinando la squadra alla vittoria della prima competizione stagionale, la Supercoppa di Spagna. Dal ritorno definitivo nel 2015 di Casemiro dopo il prestito al Porto, la cerniera centrale dei Blancos ha potuto contare sempre sullo stesso terzetto Casemiro-Kroos-Modric, una delle chiavi dei tantissimi successi madrileni.
L’ennesima dimostrazione è stata la Final Four disputata a Riad dove la formazione del tecnico italiano ha battuto prima nei supplementari in un “Clasico” di gran livello il Barcellona, grazie al gol decisivo di un altro centrocampista, l’uruguaiano Federico Valverde, un talento così puro che giocherebbe titolare in tutte le altre squadre del mondo, poi in maniera più agevole in finale l’Atletico Bilbao, dominata fin dal primo minuto dal palleggio Merengues. Se il solito equilibratore Casemiro ruba poco l’occhio, a farla da padrone sono stati il solito Luka Modric, autore del gol del vantaggio, il primo stagionale, e un Toni Kroos super lusso da 109 passaggi completati, il 95% totale con 15 lanci lunghi su 16 a destinazione.
Alle loro spalle, oltre al “Pajarito” Valverde, freme la stellina francese Eduardo Camavinga, uno di quei giovani su cui costruire il futuro, ma sarà dura almeno per ora mettere a sedere il “trio delle meraviglie” prestazioni arrivati a toccare in totale i 46 titoli vinti con il Real Madrid.
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