Beach volley

Tokyo 2020, beach volley maschile: favorite e outsider, le avversarie dell’Italia

Daniele Lupo e Paolo Nicolai - Rio 2016 - Foto Ferraro/GMT

Manca sempre meno al via del torneo maschile di beach volley alle Olimpiadi di Tokyo 2020. L’Italia scenderà sulla sabbia dello Shiokaze Park con ben due coppie: Paolo Nicolai-Daniele Lupo e Adrian Carambula-Enrico Rossi, ai primi Giochi insieme. Questi ultimi, ai primi Giochi insieme, sono inseriti in un vero e proprio girone di ferro. Carambula-Rossi dovranno infatti vedersela subito con i qatarioti Cherif-Ahmed, una delle coppie favorite per il podio. Da non sottovalutare gli svizzeri Heidrich-Gerson, in continua crescita, mentre sono un incognita gli statunitensi Gibb-Bourne. Taylor Crabb, compagno del veterano Jake Gibb (45 anni) dal 2017, è risultato positivo al Covid-19 e sarà dunque sostituito da Tri Bourne.

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Nicolai-Lupo invece si conoscono alla perfezione dopo oltre dieci anni insieme e proveranno a tornare sul podio dopo il meraviglioso argento di Rio 2016. Gli azzurri dell’Aeronautica Militare sono inseriti nel gruppo E, tutto sommato non così proibitivo. La testa di serie è infatti la coppia di casa Gottsu/Shiratori, insidiosa ma non irresistibile, mentre decisamente più temibili sono i polacchi Kantor/Losiak (sconfitti agli ottavi proprio a Rio). Attenzione anche ai tedeschi Thole/Wickler, che risolti i problemi fisici potrebbero diventare gli outsider del torneo.

I super favoriti per la medaglia d’oro sono i norvegesi Anders Mol e Christian Sorum: dominatori assoluti della scena mondiale dal luglio 2018, con tre titoli europei consecutivi e 116 vittorie in tornei di primo livello a fronte di sole dieci sconfitte. Lecito dunque aspettarsi molto dai Vichinghi della sabbia, nonostante nelle ultime uscite del World Tour non siano stati ineccepibili, complice la forma non ottimale di Mol al rientro da un infortunio.

La fiducia dunque potrebbe non essere ai massimi livelli per i norvegesi e gli avversari potrebbero approfittarne. Fra questi, i già citati Cherif-Ahmed ma anche i russi Stoyanovskiy-Krasilnikov, numero 3 del ranking mondiale. Il Brasile, dopo la separazione dei campioni olimpici in carica (Alison gioca ora con Alvaro Filho, mentre Evandro con Bruno), ha faticato a ritrovare competitività, ma non va escluso dalla lotta per il podio. Stesso discorso per gli Stati Uniti che, vista la situazione d’emergenza di Gibb-Bourne, punteranno soprattutto sull’esperienza dei fuoriclasse Lucena-Dalhausser (81 anni in due).

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