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Basket, torneo Acropoli 2017: Italia-Georgia 73-65, le pagelle

Niccolò Melli - Foto FIP

L’Italia batte la Georgia nell’ultimo test match prima della partenza per Israele in vista degli Europei di basket 2017. Gli uomini di coach Ettore Messina concludono la campagna di preparazione nel torneo dell’Acropoli non confermando pienamente i progressi visti nelle due partite – pur perse – contro Grecia e Serbia. Gli azzurri si impongono col punteggio di 73-65, ma sono ancora da migliorare due aspetti fondamentali del gioco. Si spendono troppi falli in fase difensiva e fuori dall’arco non si è ancora riusciti a trovare continuità (soltanto il 36% di realizzazione). Inoltre si palesano troppi black-out nel corso dei 40 minuti, tanto che la Georgia nel terzo quarto riacciuffa gli azzurri sino al -1. In Israele servirà ben altra squadra.

PAGELLE

Belinelli 6,5: la vera anima di questa squadra, comunque vada finisce sempre con l’essere uno dei migliori realizzatori degli azzurri (quota 16, soltanto Aradori con 17 fa meglio). Si affloscia nel terzo quarto per poi ridestarsi nel quarto con due triple consecutive da sballo. Servirà tutto il suo talento e carisma per affrontare a muso duro una rassegna europea che si prospetta alquanto complicata.

Datome 4,5: da lui ci si aspetta ben altra prova, palesa ancora poche qualità di leadership. Primo tempo da dimenticare, idem nella ripresa. Speriamo abbia giocato tutte le fiches degli errori in questa amichevole. Spento.

Cinciarini 6: ottima prova dal punto di vista realizzativo nonostante percentuali non esaltanti. Chiude il primo tempo come miglior realizzatore assieme a Belinelli. Sempre ottimo nell’impegno e nell’applicazione. A Filloy mancano punti nella mani, ma sa mettere in ritmo i compagni meglio di lui. Li avessero fusi in un unico giocatore..

Cusin 6: ripescato a sorpresa da Messina, ha convinto il coach anche grazie all’applicazione mostrata quest’oggi. In difesa questa squadra ha bisogno del suo apporto, vista la carenza di Biligha in questo fondamentale.

Pascolo 5,5: qualche errore tecnico di troppo ci costringe alla bocciatura. Il suo basket pulito ed essenziale è stato sporcato da percentuali troppo basse. Rimandato.

Melli 4,5: troppo falloso nel primo tempo, quando chiude con tre falli sul groppone. L’Italia non può permettersi di utilizzare col contagocce il suo attuale terzo violino dopo due soli quarti. Nel finale si fa addirittura cacciare per aver raggiunto il quinto fallo personale. Ha il merito di essere uno dei pochi “on fire” da tre nei primi 20′, ma il Melli della scorsa Eurolega ancora non s’è visto.

Biligha 6: si sbatte come suo solito sotto le plance e raccoglie parecchi rimbalzi utili, anche le mani sembrano piuttosto educate. Fa il suo, ma le falle nell’uno contro uno restano evidenti.

Filloy 6: il pallone dalle sue mani viene rilasciato sempre con un alone di magia, ma la percentuale al tiro è rivedibile. Oltre a mettere in ritmo i compagni, deve trovarlo in prima persona. Nel momento più delicato del match ad inizio secondo tempo, però, se ne esce con cinque punti consecutivi.

Aradori 6,5: l’Italia senza Gallinari non può prescindere dalla sua verve, ancor più centrale nel progetto. Alterna buone cose ad altre meno brillanti, ma resta uno dei cecchini migliori di questa nazionale. Sale in cattedra nel terzo quarto, quello più difficile. Miglior marcatore della serata con 17 punti.

Burns 6: destinato ad essere uno di quelli che Messina sacrificherà maggiormente in panchina, pochi minuti in campo ma fa vedere buone cose.

 

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