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Nella dodicesima giornata di Serie A1 maschile di basket, continua l’ottimo momento dell’Umana Reyer Venezia che si porta a soli due punti dalla capolista Milano in attesa del posticipo che vedrà gli uomini di Repesa ospitare Brindisi. Cremona spreca un +14 ed è sempre più ultima, Trento schianta Varese.
UMANA VENEZIA – GERMANI BASKET BRESCIA 78-70 (21-24; 18-15; 23-14; 16-17)
Si fa sempre più autorevole la candidatura della Umana Venezia al ruolo di anti Milano. Dopo, infatti, aver sconfitto i campioni d’Italia nello scorso turno, la truppa di coach De Raffaele ha piegato la resistenza di una Leonessa Brescia, che si è dimostrata leonessa di nome e di fatto, fino alla fine.
In avvio si è segnato quasi esclusivamente da tre punti: Ejim lascia intravedere sin da subito che sarà una serata positiva per sé e per i suoi, ma il 4/4 dalla lunga distanza degli ospiti vanifica il +5 di Venezia, e porta Moss e compagni avanti. La Germani tocca a sua volta il +5 con un canestro e fallo di Berggren, ma ci pensano McGee ed Ejim a riequilibrare la sfida. All’intervallo lungo il punteggio recita 39-39.
Bramos si è fatto trovare sempre pronto sugli scarichi (21 punti, 5 triple a bersaglio) ed ha confermato di essere uno dei migliori tiratori dall’arco della nostra lega. Splendida la sfida nella sfida con Burns, senzxa dubbio l’uomo più ispirata in casa Brescia, visto che con grinta, palle recuperate, canestri in transizione e assist ha sempre impedito la fuga della Umana. Il canestro della staffa lo trova un FIlloy non pervenuto per 39 minuti, ma autore di una bomba da otto metri che vale il 78-68.
VANOLI CREMONA – SIDIGAS AVELLINO 73-86 (21-16; 18-19; 16-26; 18-25)
Reduce da due sconfitte sul fino di lana, la Sidigas Avellino risponde presente, lanciando un segnale importante alle più dirette avversarie per la seconda piazza. Eppure nel primo tempo Cremona ha raggiunto il +14, grazie soprattutto al suo playmaker “Tu” Halloway, vero e proprio rebus per la difesa irpina e all’apporto dalla panchina degli italiani Mian e Carlino.
Ma quando le bocche da fuoco della Sidigas sono usciti dal loro torpore, il gap tecnico e dal punto di vista del talento si è palesato in tutta la sua enormità. Ragland è salito in cattedra (24 punti, 6 rimbalzi e 4 assist alla fine per l’ex Milano), a volte creando dal nulla canestri da tre o penetrazioni a canestro, altre volte servendo veri e propri cioccolatini ai vari Thomas, Obasohan e Randolph. I punti realizzati nel secondo tempo da Avellino sono stati ben 51, più che sufficienti per asfaltare una Vanoli sempre più ultima, ora staccata quattro punti dal gruppone delle penultime.
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO – OPENJOBMETIS VARESE 84-68 (24-13; 22-21; 17-21; 21-13)
Un primo quarto a dir poco disastroso da parte di Varese spiana la strada a Trento verso questa preziosa vittoria, visto che entrambe le squadre stanno rendendo molto al di sotto delle aspettative. Solo nei primi 10 minuti, il quintetto di coach Moretti ha perso la bellezza di 11 palloni, e i soli Kangur, Pelle ed Eyenga sono stati in grado di mettere punti a referto.
Un palleggio, arresto e tiro di Craft lancia i padroni di casa sul +15, ed il vantaggio resterà sempre rassicurante per tutto l’arco della sfida. L’unico momento in cui si è acceso un piccolo campanello d’allarme è stato quando Maynor, decisamente negativa la sua prova anche stasera, ha riportato i suoi sul -8. L’ MVP assoluto è David Lighty, che ha lasciato il proprio marchio sulla tenera difesa varesina con sontuose linee di fondo, rimbalzi offensivi e tiri precisi per un totale di 34 punti, 5 rimbalzi e 36 di valutazione.
Ecco la classifica aggiornata
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