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Mercoledì 7 febbraio le provette contenenti le urine di Alex Schwazer saranno consegnate alle autorità italiane. Questa la notizia attesa da tempo e ora ufficiale. La polizia tedesca ha indicato finalmente la data della consegna, come deciso mesi fa dai giudici teutonici. La resistenza del laboratorio di Colonia, dove sono depositate le provette, è dunque vinta: le autorità italiane potranno effettuare il test del Dna sulle urine di Alex Schwazer, come richiesto dal giudice per le indagini preliminari Walter Pelino, per stabilire se il contenuto delle provette sia stato o meno contaminato. Per la precisione, la Corte di Appello di Colonia ha concesso il trasporto di sei millimetri del campione B (sigillato) e nove millimetri del campione A.
L’attesa svolta nel caso Schwazer, squalificato per doping nell’agosto 2016 alla vigilia delle Olimpiadi di Rio de Janeiro, è arrivata proprio nella giornata in cui il tribunale di Bolzano era pronto a muoversi nuovamente per ottenere giustizia. Il gip Pelino aveva infatti deciso di inviare una diffida formale al presidente del laboratorio di Colonia affinché le provette fossero consegnate entro una data stabilita, riservandosi la possibilità di presentare una denuncia in caso di inadempienza. Il 7 febbraio le provette arriveranno dunque in Italia e il test del Dna potrà finalmente fare chiarezza su tutta la vicenda.