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Verstappen è il più forte, Sainz straordinario. E Leclerc sciupa nel momento decisivo

Max Verstappen Red Bull
Day 3 of the 2024 Rolex Australian Formula 1 Grand Prix at the Albert Park circuit, Melbourne, Victoria on the 23rd March 2024. Max Verstappen (Netherlands) of Oracle Red Bull Racing celebrates his first place post the qualifying session at the 2024 Rolex Australian Formula 1 Grand Prix (Photo by MarkAvellino/Sportpix/Sipa USA)

Come al gatto con il topo. Nel momento più importante esce la legge del più forte: Max Verstappen tira fuori il coniglio dal cilindro e si prende anche la pole position del Gran Premio d’Australia, terzo appuntamento del Mondiale di Formula 1. Tre su tre per l’olandese che stavolta, sino al Q3, vedeva gli avversari lontani. E gli avversari hanno un nome chiaro: Ferrari. La ‘Rossa’ illude, ma nel momento decisivo non sfrutta l’evoluzione della pista, complice anche qualche imprecisione e scelta errata dei piloti e chiude seconda con un fantastico Carlos Sainz e quinta (poi quarta per la penalizzazione di Sergifo Perez) con Charles Leclerc.

LA GRIGLIA DI PARTENZA COMPLETA

Max aveva cominciato il Q1 lamentandosi, e non poco, della sua Red Bull in radio. Ma il suo ingegnere, Lambiase, gli ha risposto: “Solo belle notizie oggi eh..”. Come a dire dopo si metterà tutto a posto ed effettivamente è stato così. Con l’evoluzione del tracciato, la pista è andata incontro alla Red Bull che ha tirato fuori tutto il suo potenziale con il tre volte campione del mondo, cannibale che non vuole fare sconti a nessuno. Si era inserito al terzo posto Sergio Perez che però è stato penalizzato di tre posizioni per impeding nei confronti di Nico Hulkenberg e che quindi lo costringerà a partire al sesto posto, chiamato ad una rimonta importante e soprattutto anche in ottica strategia svuotando le spalle di Max che dovrà gestire gli attacchi della Ferrari da solo.

Per la Ferrari una qualifica a due facce. Quella sofferente ma contenta di Carlos Sainz: lo spagnolo due settimane fa entrava in sala operatoria per l’appendicite, due settimane dopo tira fuori una prestazione straordinaria e si mette a due decimi dall’olandese volante. Con qualche rammarico, certo, visto che nel giro buono ha commesso una sbavatura tra curva 9 e 10 che gli è costato parecchio. Ma chiedere di più a un Sainz debilitato era francamente impossibile. Domani per lui sarà ancora più difficile visto che dovrà affrontare 58 giri e lo sforzo fisico richiesto sarà ancora più alto, ma Carlos ha già dimostrato di saper stupire.

L’altra faccia è quella di Charles Leclerc che è apparso sempre a rincorrere il suo compagno di squadra. E questo gli ha fatto prendere una decisione sbagliata: ovvero, dopo aver offerto il sottosterzo per tutta la sessione (come Verstappen), ha chiesto ai suoi meccanici di modificare l’incidenza dei flap dell’alettone anteriore per avere una macchina più “puntata” e una migliore rotazione in curva del retrotreno. Ma l’intervento non ha portato gli effetti sperati, tutt’altro. E quindi l’ultimo tentativo, quello decisivo, il monegasco non è riuscito a mettere insieme il giro. Partirà quarto dietro anche a Lando Norris e sarà fondamentale superarlo al via per provare l’attacco a Max con due punte.

Notte fonda per la Mercedes che chiude settima con George Russell e addirittura undicesima e fuori dal Q3 con Lewis Hamilton. Il team inglese, dopo due anni e mezzo quasi, non riesce ancora a comprendere la macchina che si accende di colpo in condizioni particolari e poi si spegne con la facilità di un interruttore domestico. Ottima prestazione di Yuki Tsunoda che porta la sua Racing Bulls all’ottavo posto e domani ha la grande chance di portare a casa i primi punti dell’anno visto che alle spalle ha anche le due Aston Martin, apparse poco competitive su questo tracciato.

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