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L’ultima giornata dei campionati Europei di tuffi che si sono disputati a Kiev si è conclusa con la gara regina: la piattaforma dieci metri maschile. A vincere è stato il francese Benjamin Auffret davanti al russo Viktor Minibaev ed all’inglese Matthew Lee. Bellissimo quinto posto del giovane azzurro classe 1998 Vladimir Barbu, artefice di una gara priva di sbavature che conferma la cresciuta esponenziale avvenuta nel corso dell’attuale stagione; decimo l’altro italiano Mattia Placidi che ha commesso due gravi errori nei tuffi dal coefficiente più elevato. Dal trampolino tre metri sincro, invece, ha conquistato l’oro la coppia russa Bazhina – Ilinykh davanti alle tedesche Punzel – Freyer e alle olandesi Jansen – Wils nella gara dominata dalle azzurre Cagnotto – Dallapé negli ultimi due quadrienni. Per l’occasione, la squadra italiana non ha presentato nessuna coppia con la speranza che in futuro possa nascere una collaborazione tra la giovanissima debuttante Chiara Pellacani e la già affermata Elena Bertocchi.
PIATTAFORMA MASCHILE – I favoriti alla vigilia erano il russo plurimedagliato europeo Viktor Minibaev, il padrone di casa nonché oro agli scorsi europei di Londra Maksim Dolgov e l’elegante francese Benjamin Auffret, vincitore dell’eliminatoria della mattinata. Possibili outsider l’altro russo Roman Izmailov ed il giovanissimo Matthew Lee, obbligato a garantire un bel risultato alla squadra inglese dopo la grande assenza dalla manifestazione di Tom Daley.
Nella prima rotazione di tuffi, ad inserire fin da subito le marce alte è l’inglese Matthew Lee che, grazie ad un avvitamento indietro con ingresso perfettamente in verticale, riesce a scollinare quota ottantatré punti avvantaggiandosi di misura sul francese Auffret e sul russo Minibaev, autori di un buon triplo e mezzo ritornato, con in scia il campione uscente Dolgov. Nella seconda tornata continua lo spettacolo di Matthew Lee che riceve votazioni sopra il nove nell’esecuzione del triplo e mezzo indietro portandosi in testa con margine sul francese Auffret e sul russo Roman Izmailov che pesca un vero e proprio jolly: un quadruplo e mezzo avanti raggruppato da oltre novanta punti gli garantisce la corsa al podio. La terza rotazione, come di consueto, è quella chiave: si susseguono i tuffi con rotazione indietro e l’atleta in testa, Matthew Lee, finisce assai scarso nell’esecuzione del triplo e mezzo rovesciato compromettendo la corsa alle medaglie. Di fatto, ne approfittano Auffret ed i russi che continuano a condurre una gara regolare con punteggi prossimi agli ottanta punti. La quarta rotazione rimette in gioco il discorso medaglie: Izmailov finisce assai scarso nel triplo e mezzo indietro carpiato sprofondando addirittura in sesta posizione nella classifica provvisoria dietro all’azzurro Vladimir Barbu che, con una media di settanta punti a tuffo, riesce ad avvicinare i migliori al comando della classifica. Discorso a parte, invece, per Minibaev ed Auffret che con i tuffi con rotazione indietro riescono a creare un gap importante con gli immediati inseguitori. La quinta serie è quella che definisce definitivamente la corsa all’oro: il francese Auffret offre spettacolo dalla verticale con doppio e mezzo indietro ottenendo votazioni addirittura prossime al dieci e distaccando Minibaev di ben quindici punti. Nell’ultima rotazione è, invece, il coefficiente di difficoltà del tuffo a fare la differenza nella lotta per le medaglie: Matthew Lee avvicina i cento punti nel quadruplo e mezzo avanti dal coefficiente 3.7 agguantando un bronzo insperato dopo il grave errore commesso nella terza rotazione.
IL PODIO – ORO – Benjamin Auffret (FRA) 511,75 punti
ARGENTO – Viktor Minibaev (RUS) 493,25 punti
BRONZO – Matthew Lee (GBR) 485,55 punti