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Scherma: spada femminile, per l’Italia un buon quinto posto a Legnano

Squadra italiana femminile di spada - Foto Federscherma

L’Italia di spada femminile chiude al quinto posto la prova a squadre del Trofeo Carroccio 2016 a Legnano valevole per la Coppa del Mondo. Il quartetto azzurro, alla prima uscita dopo la tappa di Buenos Aires che costò la mancata qualificazione all’Olimpiade di Rio 2016 e che ha visto l’ingresso in formazione di Giulia Rizzi (seconda ieri nell’individuale) e Alberta Santuccio al fianco delle ormai veterane Rossella Fiamingo e Mara Navarria, è stato sconfitto ai quarti di finale dalla Cina al minuto supplementare per 17-16, malgrado la priorità accordata alle azzurre, per poi chiudere appunto al quinto posto dopo le due vittorie contro la Germania (45-33) e quindi contro l’Ungheria (33-26).

Come detto, il quartetto azzurro si presentava rinnovato per metà delle sue componenti e soprattutto questo era l’unico test in vista dell’Europeo in programma il mese prossimo a Torun, in Polonia, gara che a questo punto in assenza della prova a cinque cerchi diventa il primo e unico obiettivo stagionale per le azzurre. Da questo punto di vista la prova di Legnano può dirsi nel complesso superata in modo positivo, a partire da un quarto di finale con la Cina – una delle nazionali migliori al mondo in quest’ultimo anno, come dimostra anche la vittoria di oggi – condotto per gran parte in vantaggio e svanito solo per una stoccata, alle tre vittorie contro nazionali di medio-alto livello (Ucraina, Germania e Ungheria) ma, come si è dimostrato oggi, alla portata di un’Italia capace di esprimersi al meglio. I prossimi passi dovranno essere

La prova a squadre del Carroccio è vinta appunto dalla Cina (Xu, Yujie Sun, Yiwen Sun, Hao) che sconfigge nella finalissima la Romania (Popescu, Gherman, Dinu, Pop) con il punteggio di 35-28, e per qualità del quartetto e costanza di rendimento si candida come prima favorita per la prova olimpica del prossimo agosto.. Terzo posto per l’Estonia (Kirpu, Embrich, Beljajeva, Kuusk), che nell’assalto per il terzo gradino del podio supera la Corea.

 

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