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La finale individuale femminile di ginnastica artistica ai Mondiali 2017 di Montreal è stata vinta dalla sedicenne statunitense Morgan Hurd dopo una lotta sul filo dei decimi con la canadese Ellie Black. Terza la russa Eremina. La gara è iniziata con una notizia shockante: negli ultimi minuti di riscaldamento, poco prima di iniziare la gara, Ragan Smith, la favorita per la vittoria, si è infortunata alla caviglia nell’eseguire un doppio avvitamento a volteggio, ed è stata costretta ad abbandonare la competizione. Si tratta del terzo infortunio importante di questa sfortunata rassegna, dopo quelli subiti da Kohei Uchimura e Larisa Iordache nei giorni scorsi.
LA CRONACA – La gara non poteva essere più aperta con cinque ginnaste racchiuse in poco più di un punto dopo il turno di qualificazione. Dopo due attrezzi, la statunitense Morgan Hurd e la canadese Ellie Black erano al comando a pari merito in vantaggio su Mai Murakami e Melanie De Jesus Dos Santos, terze a pari merito, e su Elena Eremina quinta. Il passaggio alla trave si rivela come spesso accade l’attrezzo che decide le sorti della gara. La giapponese Murakami, prima in qualifica, è caduta dal doppio giro ottenendo solo 12.000. Hurd, Dos Santos ed Eremina hanno invece portato a termine esercizi dall’alto valore tecnico privi di gravi errori e quando la Black ha commesso un grave sbilanciamento dal salto avanti raccolto sotto il boato del pubblico di casa la classifica sembrava in procinto di ribaltarsi.
IL FINALE – Invece, i giudici hanno valutato la prova della canadese con un buon 12.866 che l’ha portata in testa alla classifica. Tutto si sarebbe quindi deciso al corpo libero: Murakami ha ottenuto il punteggio più alto con 14.233 e sicuramente saprà dire la sua nella finale di domenica, ma non è bastato per recuperare il punto perso a causa della caduta fermandosi al quarto posto. Dos Santos ha commesso qualche sbavatura ed ha chiuso in quinta posizione mentre Eremina ha eseguito un buon esercizio, chiudendo al terzo posto. La lotta per l’oro era apertissima tra la Hurd e la Black e la differenza l’hanno fatta le difficoltà: la sedicenne americana partiva con cinque decimi in più sulla nota D rispetto alla canadese e, nonostante un’uscita di pedana, è riuscita a laurearsi campionessa del Mondo con 55.232 con un solo decimo di differenza sulla stella di casa.