Formula 1

F1, Vettel: “Ho paura di smettere, ma è difficile star dietro da campioni”

Sebastian Vettel
Sebastian Vettel - Foto LiveMedia/Dppi/DPPI

Il campionissimo della F1, Sebastian Vettel, si è aperto al Telegraph, parlando del suo passato, presente e futuro. Ecco le parole dell’ex Ferrari e Red Bull, ora in forza all’Aston Martin: “Quando conosci lo sport nel modo in cui l’ho fatto io vincere ed essere al top è ciò per cui ti sforzi. Ti eccita finire ottavo, dodicesimo o tredicesimo? No. Quando sai di essere stato primo così tante volte… Nel caso di Lewis Hamilton vale anche di più: lui è stato lì davanti più di chiunque altro. Situazione in casa Mercedes? Ognuno è diverso, ma bisogna essere onesti: Lewis sarà entusiasta di finire ottavo come probabilmente lo è George? No, e sarei sorpreso se lo fosse. Ritiro? Sì, sono spaventato dal ritiro. Ho corso in auto per tutta la mia vita. Non so come sia la vita dopo la Formula 1 e non credo che nessuno sportivo sappia come sarà la prossima vita. Non mi aspetto di trovare qualcosa domani in cui sono davvero bravo perché ho trovato qualcosa nella mia vita in cui sono davvero bravo ed è difficile ritrovarlo. Quante volte puoi vincere alla lotteria? Mi piace guidare l’auto ma ci sono altre cose che non mi piacciono. Dopo tanti anni vengono fuori le solite cose che all’inizio non si capiscono, come i viaggi. Richiede molto tempo e ho dei bambini a casa e una famiglia. Il futuro dipende da quest’anno. Non ho ancora deciso. L’estate è il solito periodo in cui si inizia a parlare quindi vedremo”.

E ancora: “Quello che manca adesso alla Formula 1 è l’esperienza che Michael Masi aveva e portava nel suo lavoro. Perché ha fatto il direttore corse per così tanto tempo ed è cresciuto in quel ruolo”. Il tedesco è anche direttore della Grand Prix Drivers’ Association. E parla degli attriti con i “nuovi” Niels Wittich ed Eduardo Freitas. “Non è una posizione facile la loro, ora perché c’è più attenzione e più riflettori accesi su ciò che sta accade al controllo di gara. Ma spero che le cose si calmino e che troveremo un modo per lavorare insieme, piloti e FIA. Non puoi rendere tutti felici ma dobbiamo cercare di rendere più felici entrambe le squadre”.

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