Formula 1

F1, Wolff sul diverbio di Abu Dhabi: “Hamilton non era da redarguire”

Lewis Hamilton - Foto Bruno Silverii

Hamilton? Ad Abu Dhabi non abbiamo preso la decisione giusta“. Toto Wolff, team principal della Mercedes, commenta così il piccolo diverbio tra la scuderia e Lewis Hamilton durante l’ultimo Gran Premio del mondiale 2016 di Formula 1.

Il tre volte campione del mondo, nel tentativo di conquistare il titolo iridato, ha cercato di rallentare il proprio passo tenendo la prima posizione e dietro di se il compagno di squadra, Nico Rosberg, per costringerlo a tenere una velocità decisamente ridotta rispetto a inseguitori come Sebastian Vettel (Ferrari) e Max Verstappen (Red Bull) negli ultimi giri del circuito di Abu Dhabi. Per via di questa scelta del britannico, la Mercedes si spazientì e con diversi team radio ordinò a Hamilton di velocizzare il proprio passo per lavorare di squadra, richieste rifiutate categoricamente.

Nei giorni successivi, Nico Rosberg in una sua intervista disse di aver capito Hamilton e di ciò che stava cercando di fare, a suo modo di vedere un atteggiamento assolutamente lecito. Ora arriva anche il “passo indietro” di Toto Wolff che ha voluto precisare ciò che stava accadendo in quei minuti da brividi: “Sul momento noi pensavamo ai punti da conquistare, gli stessi delle altre gare. Non pensavamo a cosa ci fosse in ballo per i due piloti – spiega il team principal Mercedes a Sky Sports UK – Col senno di poi avremmo dovuto comunicare diversamente e consentire loro di gareggiare nel modo che ritenevano più opportuno“.

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