Formula 1

F1, i precedenti della Ferrari al GP del Bahrain: vent’anni di alti e bassi per il Cavallino

Charles Leclerc
Charles Leclerc - Foto MPS Agency Panoramic /IPA Sport

Il Gran Premio del Bahrain è da sempre stato una tappa cruciale nel calendario della Formula 1, caratterizzato da una pista tecnica e impegnativa che mette a dura prova piloti e scuderie. Per la Ferrari, questo tracciato ha rappresentato sia momenti di trionfo che di fallimenti, intrecciando una storia ricca di alti e bassi. In questo articolo, esploreremo dettagliatamente i risultati della Ferrari al Gran Premio del Bahrain nel corso degli anni, passando dall’entusiasmo dei primi successi alle difficoltà incontrate lungo il cammino.

Esordi Promettenti (2004-2006)

All’inaugurazione del Gran Premio del Bahrain nel 2004, la Ferrari si presentò con una performance semplicemente trionfale. Al debutto dell’evento, il leggendario Michael Schumacher ha dominato il fine settimana, conquistando la pole position e la vittoria in gara, siglandone il giro veloce in 1’30″252. Questo successo, tuttavia, non viene replicato nell’anno dopo: il Kaiser, infatti, è costretto al ritiro, lasciando la pista libera alla Renault di Fernando Alonso, che arriva primo. Nel 2006, invece, Schumacher riesce ad ottenere la pole position in qualifica, salvo per poi cedere, in gara, la prima posizione di nuovo ad Alonso, che replica il risultato dell’anno prima. Nonostante il secondo posto di “Schumi”, questi primi risultati hanno confermato la forte presenza della Ferrari su questo circuito fin dall’inizio della sua storia.

Ferrari-Bahrain: un feeling sbocciato (2007-2010)

Nel corso degli anni successivi, la Ferrari ha affrontato una serie di sfide e trionfi al Gran Premio del Bahrain. Nel 2007, ad esempio, anno in cui la Ferrari ha lottato per competere al vertice, il tracciato di Sakhir ha riservato il primo posto a Felipe Massa solo dopo aver ingaggiato un bellissimo duello con a Lewis Hamilton; il brasiliano, inoltre, si è ripetuto anche l’anno successivo, ponendosi davanti al compagno di squadra Kimi Raikkonen e Robert Kubica, con la Ferrari che ha siglato una doppietta entusiasmante. Nel 2009 a trionfare è Jenson Button a bordo della Brawn GP, iniziando la serie di vittorie che lo porterà alla conquista del titolo iridato. Nel 2010, il Bahrain sorride ancora alla Ferrari, con Fernando Alonso – al debutto in Rossa – che vince il Gran Premio, seguito da Massa che regala un’altra stupenda doppietta alla Ferrari.

Il declino (2011-2013)

Nel 2011, la FIA decide di cancellare l’appuntamento del Bahrain dal calendario di Formula 1, a causa delle tensioni etniche che scuotono il paese. L’anno successivo, il Circus ritorna in Bahrain, con Sebastian Vettel che si aggiudica il primo posto con la Red Bull, mentre Alonso venne buttato fuori pista da Rosberg. Il 2013 è altrettanto doloroso, in quanto Alonso riesce solo a terminare ottavo per via di alcuni problemi al DRS.

Altalene di performance (2014-2021)

Negli anni successivi, la Ferrari ha affrontato alti e bassi al Gran Premio del Bahrain, mentre le Mercedes facevano razzia di risultati e premi. Sebbene ci siano stati momenti di brillantezza, come i secondi posti strenuamente ottenuti da Kimi Raikkonen nel 2015 e nel 2016, e le vittorie di Sebastian Vettel in Ferrari nel 2017 e 2018, la squadra ha anche lottato con problemi di affidabilità e alcune prestazioni inconsistenti. Si arriva al 2019 con Charles Leclerc e Sebastian Vettel che dominano le qualifiche, ma non la gara, e i due si devono arrendere allo strapotere delle Stelle d’Argento, che regalano l’ennesima doppietta alla Mercedes e la vittoria a Lewis Hamilton. L’edizione del 2020 fu segnata dal Covid-19, ma anche dall’incendio della Haas di Grosjean, che ne uscì illeso: nell’orrore di quella scena, Lewis Hamilton conquistò la novantacinquesima vittoria. A podio anche le due Red Bull Racing di Verstappen e Albon, mentre le Ferrari di Leclerc e Vettel navigano a metà classifica. Il Gran Premio del Bahrain del 2021, tuttavia, fu un’edizione memorabile, con Lewis Hamilton che demolì ogni record: conquistò la sua quarta vittoria sul circuito di Sakhir e guidò per 5.126 giri, stabilendo un nuovo primato nella storia della Formula 1. Sebbene la pole position fosse stata conquistata da Max Verstappen, il duello tra l’olandese e il britannico si concluse con la vittoria di Hamilton dopo un testa a testa durato 55 giri. Leclerc e Sainz, invece si posizionano fuori dalla top 5, rispettivamente sesto e ottavo.

Doppietta e calo verticale (2022-2023)

Il Gran Premio del Bahrain del 2022 ha siglato il ritorno della Ferrari alla vittoria, con Charles Leclerc che si era già assicurato la pole position il sabato, per poi non deludere le aspettative il giorno della gara, portando la Ferrari sul gradino più alto del podio. Ma la gioia della scuderia italiana non finì qui: Carlos Sainz conquistò la seconda posizione, regalando alla Ferrari la sua prima doppietta nella stagione e, in generale, un debutto di fuoco della F1-75. Il 2023, invece, è stato molto più severo nei confronti della Rossa: se in qualifica la Ferrari ha ben figurato apparando in terza e quarta posizione, in gara la scuderia di Maranello riuscì solo a conservare la quarta posizione con Sainz, mentre Leclerc ebbe gravi problemi di affidabilità alla centralina, che lo costrinsero al ritiro. Prospettive per il Futuro A differenza della SF-23, la SF-24 sembra avere le carte adatte per far tornare in zona podio la Ferrari. Con un roster di piloti promettenti e un team determinato a tornare in vetta, c’è un’atmosfera di ottimismo nella scuderia italiana. Tuttavia, resta da vedere se la Ferrari riuscirà a ritrovare il suo antico splendore al Gran Premio del Bahrain. Ma questo, lo scopriremo solo Sabato.

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