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Challenger Napoli, Brancaccio: “Anche Sinner mi ha scritto in privato. L’Atp deve intervenire, non c’è spazio per il tifo becero”

Raul Brancaccio
Raul Brancaccio - Foto Ufficio Stampa Master Group Sport | Edoardo Decampora

“Molti mi hanno detto che ho fatto bene a denunciare quest’episodio e che ho avuto coraggio ad affrontare questo tema. Sinner mi ha scritto un messaggio in privato e anche Vavassori sui social ha espresso la sua vergogna per quanto accaduto. Così come Matteo Berrettini e tanti altri mi sono stati vicini e mi hanno spronato ad andare avanti. L’Atp comunque deve intervenire perché non è possibile che accadano queste cose: noi tennisti vogliamo che il nostro sport sia corretto e senza un tifo becero”. Lo dice Raul Brancaccio, salito suo malgrado alle cronache dopo gli episodi avvenuti durante il match di primo turno al Challenger di Napoli. “Mi urlavano ‘fai doppio fallo, sei scarso. Mi sono giocato il punto per la bolletta (scommessa, ndr)’. Ho cercato di non dare peso a queste cose, ma ti fermi a pensare e diventa tosta, soprattutto perché è capitato nella mia città e non mi aspettavo di certo una cosa del genere. Davvero vergognoso che le persone non abbiano educazione”, ha aggiunto il tennista di Torre del Greco al Corriere del Mezzogiorno online.

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