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Camila Giorgi vince una partita incredibile. La tennista italiana sconfigge in tre set, nel match valevole per il primo turno del Wta di Tenerife (Spagna, cemento e torneo organizzato da Mef Tennis Events) la moldava naturalizzata spagnola Aliona Bolsova con lo score finale di 7-6 (4) 3-6 6-4 dopo due ore e quarantasei minuti di gioco. Due penalty game, un penalty point, un warning, racchette gettate a terra, supervisor in campo e diverse non chiamate del giudice di sedia inspiegabili. Questo e tanto altro. Ma alla fine Camila è al secondo turno dove affronterà Danka Kovinic.
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CRONACA – Parte male Camila, che in avvio di match si dimostra molto fallosa e compie diversi errori. Ecco quindi che l’Azzurra perde subito il servizio al primo game, con Bolsova che poi conferma il vantaggio portandosi sullo 0-2. Giorgi riesce a sbloccarsi nel terzo gioco, anche non facile e terminato ai vantaggi, ma senza concedere ulteriori palle break. La tennista marchigiana sale colpo dopo colpo nel proprio tennis, ritrovando la necessaria confidenza e fiducia. La partita procede con le due protagoniste che mantengono i rispettivi turni di battuta. Giorgi ha però necessità di trovare il contro break, che infatti arriva all’ultima occasione utile, nel decimo game, con il rovescio della spagnola che si spegne sulla rete. Giorgi trova poi il primo vantaggio del match, ma Bolsova tiene il servizio, e si va quindi al tiebreak. Qui Camila compie ancora diversi errori, ma di fatto rimane in controllo e, grazie al doppio fallo dell’avversaria, fa suo il primo set.
La partita sembra ben indirizzata quando l’azzurra sale sul 3-0 con doppio break a suo favore. Ma qui perde completamente la testa: prima un penalty point poi un penalty game per una non chiamata dell’arbitro su una palla che sembrava fuori, e lancia la racchetta verso la rete rischiando di fare male ad un raccattapalle. Il giudice di sedia non può fare altro che commutare un’altra penalità . La partita ovviamente cambia, la Giorgi stacca la spina e in un attimo subisce un parziale pesantissimo di sei games di fila che regala alla Bolsova il secondo set. Camila rientra mentalmente in partita, ricomincia a giocare ed è lei a strappare la battuta alla sua avversaria, allungando sul 5-2. Bolsova prova in tutti i modi a non mollare e recupera il break, ma lo fa nella maniera più incredibile: altro penalty game e discussioni tra la Giorgi e il giudice di sedia. Camila è brava a non disunirsi, altro break e 6-4 finale.
In precedenza, Lucrezia Stefanini era stata sconfitta nettamente dall’egiziana Mayar Sherif, con il risultato di 6-2 6-0 in poco più di un’ora di gioco. Un risultato che racconta molto, ma non tutto. Infatti, l’Azzurra aveva fatto penare l’avversaria nel terzo game, ma Sherif ha rimontato dallo 0-40 ed è riuscita a tenere il servizio annullando ben quattro palle break. Partendo da questo turno di servizio, l’egiziana ha però alzato il ritmo e l’intensità del suo gioco, trovando il break nel quarto game e ribadendolo nell’ottavo e decisivo game. Sherif trova il break già nel secondo game del secondo set, ed è costretta a difendersi annullandone due a Stefanini. Ma, superato questo ostacolo, è di fatto poi tutta una discesa verso la vittoria del set, e della partita, lasciando a secco l’azzurra.
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