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Wta Stoccarda 2018: Coco Vandeweghe è la prima finalista

Coco Vandeweghe - Foto Ray Giubilo

Da Stoccarda, Giulio Gasparin 

Non aveva mai raggiunto l’ultimo atto di un torneo su terra, Coco Vandeweghe, neppure a livello ITF, eppure questa settimana è sembrata inarrestabile e oggi ha eliminato Caroline Garcia 6-4 6-2 per approdare all’atto conclusivo del WTA Premier di Stoccarda.

Sulla veloce terra indoor che mette in premio la luccicante Porsche posizionata a bordo campo, la Vandeweghe ha battuto agilmente tre top 10 e la campionessa in carica per approdare in finale, dove sarà opposta ad una tra Karolina Pliskova ed Anett Kontaveit. Nonostante il mantra con cui ha affrontato questa settimana, “odio giocare sulla terra”, l’americana ha per la prima volta in carriera sconfitto tre top 10 all’interno dello stesso torneo, l’ultima di queste, appunto la Garcia, in un match che si è de facto deciso al servizio.

Come da aspettativa, le due giocatrici hanno concesso pochissimo in battuta, sicché fino al 4-4 non si sono viste palle break, ma l’impressione era che la transalpina fosse sempre più all’angolo. Nel nono gioco, l’americana è entrata prepotentemente in risposta, trovando il break alla prima occasione e poi chiudendo agilmente nel turno successivo.

La numero sette del mondo ha preso una breve pausa tra i set, ma al rientro in campo nulla è sembrato cambiare: mentre lei faticava a trovare modo di mettere pressione in risposta, la ragazza della California rispondeva con sempre più frequenza, dominando gli scambi anche in risposta. Se da un lato la Garcia non ha visto palle break nemmeno nel secondo parziale, la Vandeweghe si è dimostrata cinica come in poche occasione e strappato il servizio dell’avversaria due volte, su altrettante occasioni concessele.

Non penso di aver mai creduto che in vita mia avrei sentito dire ‘la tua prima finale su terra’ e invece eccomi qui,” ha spiegato la numero 16 del mondo: “il primo set è stato molto tirato, ce la siamo giocata su pochi punti e ci ho messo un po’ a trovare la lettura del suo servizio. Lo so che lei serve molto bene, nasconde bene le direzioni e anche nello scambio è un’ottima giocatrice. Io ho cercato di rimanerle vicina, metterle pressione appena possibile, farle sentire che ero vicina ed essere pronta ad approfittarne.”

Una volta che ho preso il break, sapevo che dovevo concentrarmi sul servizio e sono davvero soddisfatta di quello: non ho affrontato nemmeno una palla break” ha commentato l’americana: “quest’anno ho giocato poco tennis e anche male, soprattutto per l’intensità che ho messo in campo. Dopo Miami sono andata una settimana in vacanza, staccato il cellulare e pensato a questa stagione e a cosa volevo ottenere, mi sono concessa un po’ di tempo per essere una ragazza normale, con i miei amici e una volta tornata ho parlato con Pat e l’obiettivo questa settimana era proprio quello di portare intensità, soprattutto mentale, in ogni partita, set e punto.”

Di contro, la Garcia non è stata soddisfatta della propria prestazione, pur sottolineando i meriti della sua avversaria: “sono decisamente frustrata per il modo che ho giocato oggi, ma a volte bisogna solo ammettere che la nostra avversaria ha giocato meglio. Penso che possa comunque lasciare questa settimana con molti aspetti positivi da portare con me, soprattutto se penso all’inizio della stagione.”

“Questa settimana ho giocato molte partite tirate e mentalmente dispendiose; penso che questo abbia un po’ condizionato la mia performance oggi, poiché non ero lucida e ho fatto fatica a trovare il mio gioco,”ha spiegato la transalpina: “il suo servizio poi è davvero difficile da leggere, parte da molto in alto e arriva veloce. Poi lei ha un ottimo lancio, è sempre uguale, per cui non è facile intuire dove servirà. Di solito non ha grandi percentuali di prime in campo e questo la rende più giocabile, ma oggi è stata ineccepibile… poi io ho molte giocatrici con cui ho problemi in risposta, direi che questo è un altro nome sulla lista”

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