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Wta Finals 2018: Kerber batte Osaka e può ancora sperare

Angelique Kerber - Foto Ray Giubilo

La seconda volta è quella buona: Angelique Kerber batte 6-4 5-7 6-4 Naomi Osaka in 2 ore e 33 minuti in quel di Singapore. Si tratta della prima gioia nel round robin della WTA Finals 2018 per la tennista tedesca, che aveva perso contro Kiki Bertens in due ore nel primo match del gruppo A: il match tra l’olandese e Sloane Stephens sarà fondamentale per capire le chance di cammino.

La vittoria odierna è proprio un successo degno della Kerber, fatto di difesa e corsa, ai danni di una Osaka troppo fallosa: 50 a 30 gli errori non forzati della giapponese, che ha sbagliato l’impossibile, così come gli angoli, come sul match point finale. Il 5º incontro tra le due va ancora in favore della campionessa di Wimbledon 2018: avanti 4-1 contro la giapponese, che ha vinto l’unico precedente negli States l’anno scorso. Per la giapponese non sono servite 5 ore in campo nei primi due match del girone delle Wta Finals: l’eliminazione è vicina, seppur in parte ingiusta considerando che ha sempre provato a vincerla, ma il rischio e la frenesia non ha pagato.

Il primo set è stato ricco di colpi di scena, quasi al batticuore, con il break e controbreak iniziale, seguito poi dal dominio tedesco e il parziale ritorno della Osaka, che avrebbe potuto, meritatamente, portare a casa il primo parziale, o almeno allungandolo. La mancata conversione delle palle break, alla fine, ha pesato: nonostante la delusione, il contraccolpo psicologico è stato assente, continuando ad imporre la propria potenza nei colpi. L’ottima forma di Osaka continua anche nel secondo parziale, dove la possibilità di vincerlo era l’unica per prolungare il match: con caparbietà la rimonta si è conclusa a discapito di una Kerber distratta nei momenti fondamentali. La giapponese sembrava la favorita, considerando che la Kerber era stata fermata sul più bello, poi però, la teutonica è rinvenuta, conquistando un ottimo successo.

CRONACA

PRIMO SET – Osaka comincia nel peggiore dei modi: 4 punti persi con errori tutte sulla seconda di servizio e break a zero in favore di Kerber. La tedesca però, non fa certamente meglio sul proprio turno di battuta: controbreak immediato a zero della giapponese che infila con due risposte chirurgiche la statica tennista nativa di Brema. Nel terzo gioco invece, finalmente, si comincia a giocare e gli scambi diventano equilibrati e prolungati: la classe ‘97 ha 3 chance di portarsi in vantaggio ma non le sfrutta, quindi Kerber scappa via, mantenendo anche il turno di servizio, salendo 3-1. La giornata no alla battuta prosegue per la numero 4 del mondo, che ha ancora problemi con il timing: l’asiatica scappa via sul 40-15, ma si da recuperare ancora una volta dalla tedesca caparbia in difesa e all’attacco nei momenti opportuni. Avute due chance, la Kerber non riesce a sfruttarle, dunque Osaka mantiene per la prima volta nel match la battuta. Per la prima volta nel match, la campionessa uscente degli US Open porta la Kerber ai vantaggi sul proprio turno di servizio, ma la teutonica si salva, salendo 4-2: Osaka cresce anche quando tocca a lei rispondere presente e con un ace accorcia sul 4-3. Il primo parziale si lotta punto a punto e la numero 2 al mondo rischia di farsi recuperare avanti 40-0: l’ace la salva da una debacle quasi annunciata. Tenuto il servizio, la tennista giapponese prova il tutto per tutto per non perdere il set: il tennis offensivo viene premiato con 3 palle break di fila, poi, però, il rischio cade nell’eccesso: Osaka ottiene altre due palle break per il 5-5, ma Kerber, nonostante il doppio fallo, riesce a fuoriuscire da una situazione complicata, conquistando il primo set per 6 giochi a 4.

SECONDO SET – Il momento positivo della Osaka però continua nonostante il possibile contraccolpo psicologico: la giapponese gioca che è una meraviglia e brekka anche una Kerber in debito d’ossigeno, che al secondo tentativo va sotto 2-0. Ma ancora una volta, degno del miglior tennis femminile, break e controbreak si susseguono: Osaka perde il servizio per via di una Kerber che infila a rete la giapponese, poi, però il dramma si consuma di nuovo con la Kerber, che pur annullando due palle break, perde il servizio di nuovo ai vantaggi, così la 21enne sale 3-1. Ulteriori colpi di scena? Ovviamente: qualche problema fisico frena un po’ l’asiatica, quindi la classe ‘88 ottiene due palle break e accorcia 3-2. La tedesca al servizio non commette lo stesso errore e sfrutta l’errore a volo dell’avversaria, che soccombe e si vede raggiunga 3-3: Osaka non ha problemi a mantenere il servizio, ma Kerber è in agguato per il vantaggio finale. Infatti, l’estenuante difesa con colpi mirati negli angoli, porta la Kerber a prevalere anche dal punto di vista mentale sulla giapponese, che ha continui problemi fisici: sul 4-4, la tedesca ottiene 3 chance di break per andare a servire per il match, sfruttando subito il primo tentativo. Incredibilmente, il finale palpitante continua ad essere protagonista del match: la Kerber si lascia scappare la situazione da mano, non riuscendo a chiudere il match. L’asiatica ottiene tre palle break, rischiando di disfare di nuovo quanto fatto: la Kerber è una spina nel fianco, ma alla terza chance, la Osaka sale in cattedra con un schiaffo al volo che la porta sul 5-5. La giapponese continua sull’onda dell’entusiasmo e sale 6-5 senza problemi: il momento favorevole continua e la rimonta viene completata nel gioco successivo, con Osaka che vince 7 giochi a 5.

TERZO SET – Il parziale decisivo si apre con la Osaka al servizio che non ha problemi, così come la Kerber, che sfrutta gli errori dell’avversaria. Sul servizio della Osaka non si gioca e gli scambi vanno molto veloci: la tennista asiatica sale in cattedra con una risposta che perfora il lato destro del campo della Kerber, che riesce a guadagnarsi la chance di vincere il game. Annullata dalla Osaka, la giapponese è molto frenetica, tra cadute e racchette buttate a terra, errori e vincenti, non riuscendo a sfruttare una chance di break: quindi, la Kerber ottiene il pareggio del 2-2.

Il game successivo è altrettanto lungo ed infinito, ma dopo 6 giochi, non c’è traccia di break rispetto a quanto visto nei parziali precedenti. Kerber rischia ancora, con due doppi falli da destra e un turno vinto solo grazie agli errori di una Osaka troppo sprecona e impulsiva: anche nel settimo gioco, la sua tattica di utilizzare solo la potenza la porta a due errori madornali. Su uno viene graziata dall’avversaria, sull’altro invece Kerber è reattiva dopo che la Osaka sbaglia l’angolo: seguito da un doppio fallo, l’incredibile suicidio arriva ai vantaggi, con due errori fatali dopo non aver chiuso il punto. Sul 4-3, Kerber sfrutta di nuovo l’invito a nozze, nonostante qualche problemino fisico e una continuità quasi venuta a mancare nel momento chiave: la Osaka ha due chance di break ma con altri 3 errori di fila, aiuta la teutonica a scappare via. La solidità e hawk-eye mettono in difficoltà la Osaka, che compie qualche altro errore inguardabile, ma in qualche modo si salva con il servizio ai vantaggi. Nel decimo gioco, l’esordio è pro-Giappone, con il nastro a favore della giovane tennista, che però è nervosa e imprecisa: infatti, al primo tentativo, Kerber vince soffrendo, tirando su in difesa tutto ciò che tira Osaka, che poi sbaglia il più fatidico dei calci di rigore. Dopo 2 ore e 33 minuti, la tedesca trionfa 6-4 al terzo.

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