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Il quinto set sembrava oramai annunciato. Ma alla fine Andy Murray ha piegato un grande Fabio Fognini in quattro set, col punteggio finale di 6-2 4-6 6-1 7-5, in una partita davvero emozionante. Bravissimo Fognini a rimanere in partita anche dopo il brutto terzo set. Ma dopo tanti rimpianti, e cinque set point mancati nel quarto set, si è imposto il campione in carica, trionfando con una grande rimonta nell’ultimo set, spinto dal pubblico di casa. Il suo prossimo avversario sarà così Benoit Paire, nella terza al terzo titolo all’All England Club. Per Fognini rimane comunque una buona serata, certamente amara per i rimpianti.
Tra i due si trattava oggi del settimo precedente con il bilancio in parità sul 3-3. Oltre all’ultima grandissima vittoria al Foro Italico, Fognini aveva infatti già sconfitto Murray nel 2007 in Canada, e nel 2014 a Napoli per la sfida. Lo scozzese, dal canto suo, aveva trionfato nel bellissimo match ai Giochi di Rio dello scorso anno, oltre alle vittorie a Monte-Carlo 2009 e Valencia 2014.
Parte bene il numero 1 del mondo che tiene il suo turno di battuta agevolmente e vola subito sullo 0-30 nel secondo game: Fognini però, rimane attentissimo, recuperando molto bene lo svantaggio per tenersi in parità. La situazione è tatticamente ben chiara per i due tennisti, che tendono da subito ad aggredire l’avversario sulla seconda di servizio. Nello scambio da fondo c’è grande equilibrio. Il game decisivo del primo set è però il sesto: Fognini incappa infatti in quattro gravi errori e cede così la battuta al tennista di casa che, confermando il break, si issa fino al 5-2. A fare la differenza è il servizio dello scozzese, che nel settimo gioco salva anche un palla break proprio grazie alla propria battuta. La dinamica dei due game demoralizza fortemente la testa di serie numero 28, che nel gioco successivo cede ancora malamente il servizio, e dopo 29 minuti perde il primo parziale per 6 giochi a 2.
Con l’avvio del secondo set, Fognini riesce però a rivitalizzarsi immediatamente e complici anche due doppi falli di Murray parte avanti di un break nel parziale. Gli sforzi però si rivelano quasi del tutto vani, quando Fognini spreca prima una palla del 2-0 e permette poi al britannico di rientrare subito nel set sull’1-1. Negli scambi però, il due volte campione non riesce a giocare sui suoi standard, mentre l’azzurro è prontissimo ad attaccare con grande aggressività. L’italiano riesce così a portarsi nuovamente avanti di un break, fino a staccare l’avversario sul 4-2. La gestione dei propri turni di battuta, da qui in poi, è perfetta per Fognini, che conserva il break fino a chiudere il secondo set per 6-4. Molto incisivo l’azzurro in tutte le fasi del gioco nel secondo set, con una lucidità tale da costringere spesso Murray a subire.
Nel terzo set, Fognini sembra poter continuare su un ottimo livello. Il terzo gioco del ligure, tuttavia, è davvero rivedibile, e un Murray estremamente cinico ne approfitta per portarsi velocemente sul 4-1. L’italiano, inoltre, accusa anche un fastidio alla caviglia, che lo obbliga alla fasciatura nel cambio di campo. Anche dopo la pausa, la situazione rimane comunque preoccupante. Nonostante un numero di vincenti non incredibile, Murray sbaglia davvero pochissimo, al contrario di Fognini. L’azzurro molla infatti anche il game successivo, mentre la testa di serie numero 1 incassa il terzo set per 6-1.
Teso più che mai il quarto set, con diversi game lottati e difficili da decifrare. Dopo essere risalito su buoni livelli Fognini insidia più volte lo scozzese nei suoi turni di battuta. Nel terzo gioco il 30enne di Arma di Taggia riceve un pesante penalty point che gli impedisce di giocarsi fino in fondo il turno di risposta. Ma la reazione dell’allievo di Franco Davin è da grande giocatore: nel quinto gioco arriva il break che rompe l’equilibrio proprio in favore di Fognini, avanti così 4-2. Murray intanto torna a giocare più corto, mostrandosi insicuro e molto più in difficoltà da fondo campo. Tra il 5-2 e il 5-3, Fognini sciupa però tutti e quattro i set point: la situazione si fa incredibile quando Fognini perde il quarto in seguito alla segnalazione di una sua interferenza nel punto. Murray sfrutta così le difficoltà dell’avversario e recupera il break, risalendo fino al 5-4. Aumentano i rimpianti per Fognini, che pur giocando un grande decimo gioco, si vede annullare anche un quinto set point, con il pubblico londinese che spinge pian piano il proprio beniamino fino al 5 pari. In un momento davvero al cardiopalma, Fognini, ad un passo dal 6-5, si vede ancora rientrare l’avversario, che senza sbagliare più nulla ottiene un break di capitale importanza. Acquisito il vantaggio infatti, Murray chiude l’incontro da vero numero 1 del mondo e vince col punteggio di 6-2 4-6 6-1 7-5 contro un Fabio Fognini comunque autore una prestazione molto positiva. Dominare per larghi tratti il due volte campione di Wimbledon però, non è bastato. E’ mancata all’azzurro la continuità, nonostante abbia avuto il merito di rimanere in partita fino all’ultimo punto. Murray può invece continuare la difesa del titolo dopo una perfomance, non incredibile, ma sicuramente solida, soprattutto dal punto di vista mentale.