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Manca ormai pochissimo al via dell’edizione numero 141 dello slam americano, ultimo della stagione. Comunque andrà la competizione, di certo la si ricorderà in maniera particolare per l’assenza di Roger Federer, Rafael Nadal e Serena Williams; l’ultima volta che i 3 pluricampioni (63 slam in totale) saltarono questo appuntamento era il 1997, ma dopo 24 anni i forfait preoccupano e non poco se si considerano le età e le condizioni fisiche non più ottimali. Non ci sarà nemmeno Dominic Thiem, campione in carica che ha dovuto concludere anzitempo la stagione per un brutto infortunio al polso.
Ultimo aspetto ma non meno importante, la possibilità per Novak Djokovic di centrare il Grande Slam. Il serbo, dopo aver vinto gli Australian Open, il Roland Garros e Wimbledon, inizia la sua marcia con qualche certezza in meno rispetto a qualche mese fa; la sconfitta alle Olimpiadi di Tokyo brucia ancora e l’aver saltato tutti i tornei di preparazione sul cemento non lo porta a Flushing Meadows nelle migliori condizioni. Nonostante tutto, risulta comunque difficile individuare un altro tennista altrettanto favorito per la vittoria finale.
Sono già dieci gli italiani presenti. Matteo Berrettini, testa di serie numero 6, rientra dal fastidioso infortunio che gli ha “tolto” le Olimpiadi; se riuscirà a raggiungere i quarti di finale potrà essere il primo grande scoglio proprio per il numero uno del mondo. Più in generale, il sorteggio sorride agli italiani: tolti Seppi, Caruso e Mager, opposti rispettivamente a Fucsovic, Nishikori e Thompson, tutti gli altri hanno ottime possibilità di superare almeno il primo turno. Se Sinner e Cecchinato riusciranno a fare la loro parte, li attenderà proprio un derby tricolore al turno successivo. Da tenere sott’occhio il cammino di Alexander Zverev, fresco di oro olimpico e di vittoria a Cincinnati; per lui c’è un primo incontro non banale con Sam Querrey, ma successivamente non sembrano esserci avversari in grado di impensierire il suo straordinario momento di forma.
Nella parte bassa del tabellone c’è invece profumo di rivalsa. Nick Kyrgios affronta la testa di serie numero 18, Bautista Agut; Benoit Paire cerca il derby con Humbert, ma dovrà prima vedersela con Lajovic. Interessanti anche i match Murray-Tsitsipas e Ruud-Tsonga, due inedite sfide che fra vecchia e nuova guardia. Per quanto riguarda la testa di serie numero 2, Daniil Medvedev, non ci sono grandi pericoli almeno inizialmente; il russo potrebbe sfidare Marin Cilic al secondo turno e potenzialmente Grigor Dimitrov al terzo, ma non è scontato che questi ultimi vi arrivino con facilità.
Soltanto poche ore prima del via dell’ultimo Major della stagione, poi si comincerà ad avere delle risposte. In un torneo di questa importanza, con queste temperature, le sorprese sono sempre dietro l’angolo e non ci sarebbe da stupirsi se nella notte di New York qualche stella del firmamento tennistico si spenga all’improvviso. Sarà il turno di un next gen o Djokovic chiuderà ancora la porta, diventando il tennista con più titoli slam della storia del tennis? Non ci resta che scoprirlo.
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