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Meraviglioso trionfo di Francesca Schiavone nella finale del WTA di Bogotá. La 36enne milanese, all’ottavo successo in carriera in un torneo del circuito maggiore, si é imposta 6-4, 7-5 sulla spagnola Lara Arruabarrena e si é così assicurata un posto nel main draw di quello che sarà probabilmente il suo ultimo Roland Garros, dato che da lunedì occuperà la posizione 104 del ranking mondiale.
Per la “Leonessa” era la 19ma finale in carriera, dopo un torneo che l’aveva vista arrivare all’atto conclusivo senza cedere nemmeno un set. Opposta a lei, la Arruabarrena veniva fuori in particolare da un’insidiosissima semifinale con l’altra ispanica Sorribes Tormo, contro la quale ha dovuto recuperare da 0-4 sotto nel set decisivo.
LA CRONACA – La venticinquenne di San Sebastian, che sempre a Bogotá ha conquistato nel 2012 il primo dei suoi due titoli complessivi, partiva malissimo con due doppi falli consecutivi che contribuivano al primo break del match per l’azzurra.
Dal 3-0 in proprio favore non poche le difficoltà di Francesca per mantenere il servizio di vantaggio, avendo dovuto salvare ben 6 palle del contro break spesso con giocate spettacolari. La Arruabarrena in qualche modo entrava nel match, confermando l’ottimo periodo di forma già dimostrato al Premier di Miami dove giunse agli ottavi facendo fuori tra le altre la top 10 Madison Keys. Solo al settimo tentativo riusciva a togliere il servizio alla milanese, proprio quando quest’ultima serviva per il set sul 5-3 in proprio favore. É qui che Francesca dimostrava ancora una volta questa settimana di aver ritrovato non solo i colpi ma anche una posizione più dentro il campo, infatti a decidere il game successivo e quindi il set erano tre preziose risposte anticipate che toglievano il tempo all’avversaria e le consentivano di chiudere il parziale per 6-4.
Le difficoltà al servizio per la Schiavone venivano confermate sin dall’inizio della seconda partita, con la milanese che deragliava già al terzo game nonostante diversi tentativi di spezzare il ritmo all’avversaria col serve and volley. Una Arruabarrena che, nonostante un medical timeout a inizio set per problemi muscolari alla coscia sinistra, con i piedi dentro il campo costringeva l’azzurra spesso a inseguire e perdere in precisione nelle difficili condizioni in altura della capitale colombiana. Così la spagnola non aveva difficoltà a mantenere i propri turni di servizio, di modo da arrivare a servire per il secondo set sul 5-4 in proprio favore. I meriti della milanese però erano stati di rimanere a ruota dell’avversaria nonostante il trend negativo, é così che sfruttando la comprensibile tensione dell’avversaria Francesca annullava ben 4 set point tra nono e decimo game e tornando col naso davanti la riga di fondo campo conquistava il controbreak facendo valere la sua esperienza.
L’esaltazione la portava a spingersi sul 6-5 avanti così da mettere tutta la pressione sulla spagnola che era costretta a servire per rimanere nel match. Di qui l’ennesimo capolavoro di una settimana da incorniciare, con la capacità di mettere in difficoltà la propria avversaria sin dalla risposta, chiudendo al primo match point con un dritto vincente.