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Tennis, Us Open: Angelique Kerber nuova regina di New York

Angelique Kerber - Foto Ray Giubilo

Angelique Kerber è la nuova campionessa degli Us Open. Sul cemento newyorkese la tedesca batte in tre set Karolina Pliskova con il punteggio di 6-3 4-6 6-4.

Sfida tra due giocatrici che non erano mai state prima d’ora su questo campo in questo round del torneo, quello finale. Entrambe che hanno espresso un grande tennis durante le due settimane. Per la Kerber è la terza finale Slam della carriera, tutte quest’anno, nel suo anno d’oro.

In avvio, partenza saggia per la tedesca che, complice anche un doppio fallo iniziale e una bizzarra rottura di corde sulla palla break, allunga gli scambi cercando confidenza in palleggio e breakka subito la sua avversaria salendo 1-0. Visibilmente tesa e abbastanza impaziente la Pliskova spreca l’immediata palla del contro break lasciando il via libera all’avversaria per salire 2-0.

È una bella finale, Pliskova, alla prima finale Slam della sua carriera, non era mai riuscita a superare il terzo turno in un Major nelle sue precedenti 17 apparizioni, entra  in partita ma non riesce a sfruttare ancora due palle break (sul 2-1). Il servizio è determinante: quando mette la prima, in pratica, la 24enne ceca fa sempre punto, quando non la mette no. Nel corso del torneo ha scagliato 39 ace l’allieva di coach Jiri Vanek e ha una media di  9,1 ace a match nel 2016. Nel giro di poco si sale 4-3 Kerber con quel game iniziale a fare tutta la differenza.

Le corse della 28enne tedesca sono quelle dei giorni migliori, sul 15-15 dell’ottavo game produce un recupero encomiabile che fa alzare in piedi il pubblico dell’Arthur Ashe. Poi nel game successivo la Pliskova mette solamente una prima e la tedesca fa suo il primo parziale, brekkando di nuovo la ceca, per 6-3 in 40 minuti. Solo 3 gli errori gratuiti della Kerber nel primo set.

La Pliskova nel suo percorso newyorkese ha battuto sia Venus che Serena Williams ed è la terza giocatrice a riuscirci agli Us Open dopo le belghe Henin nel 2007 e Clijsters nel 2009, la quarta di sempre. Quest’oggi però davanti a sé ha fino ad ora una Kerber perfetta.

In avvio secondo set le giocatrici tengono agevolmente i due turni di servizio, la Kerber non si spaventa se arriva qualche vincente dall’altra parte e prosegue con i suoi schemi tattici. Ma è la Pliskova ad arrivare ancora a palla break, la quarta: ancora nulla di fatto, la Kerber annulla ancora la chance per la ceca e sale 2-1. Il numero dei vincenti della ceca sale a 24, ma la tela della Kerber è tessuta molto bene e il match continua a seguire il computo dei servizi: 3-2 Kerber.

Nel settimo game per la prima volta le due giocatrici mostrano per davvero le proprie emozioni, la Kerber sale 30-0 ma la Pliskova la riprende sul 30-30 gettando un urlaccio, mentre la Kerber si dispera. Alla fine, alla quinta palla break, la ceca ottiene il break dopo un tracciante di rovescio diagonale e un’ingenuità in un corpo a corpo a rete della Kerber. La giocatrice di Louny è per la prima volta in vantaggio, 4-3. Nel game successivo risale da recupera da 15-30 e chiude in maniera convincente il game.

Dopo un’ora e 22 minuti di gioco la Pliskova serve per il set sul 5-4 quando le certezze delle Kerber sembrano iniziare a scricchiolare: la ceca risale ancora da 15-30, piazza il primo ace del set sul 30-30 e fa suo il secondo set per 6 giochi a 4. Si va al terzo.

A New York il caldo non si abbassa di un centimetro, l’unico ace del set (ma in che momento!) di Pliskova dimostra che le condizioni di gioco non sono facili, le palle sono pesanti e l’umidità si fa sentire.

All’inizio del terzo set la giocatrice di Brema, da lunedì numero uno al mondo, appare non tranquilla e sembra non ricordare troppo le sue armi. Al contrario la Pliskova, anche se incappa in saltuari errori, sembra colpire più libera e tranquilla: il risultato lo si vede nel terzo game, quando la ceca porta a casa il break alla seconda opportunità e sale 2-1.

Con una ace per parte (il primo per la Kerber) le due giocatrici chiudono i rispettivi game di servizio: 3-2 e servizio Pliskova che non concede palle break dall’ultimo game del primo set.

Nel sesto game la palla break arriva e la Kerber risponde presente, 3-3. Tutto da rifare. La Pliskova ha messo solo due prime su sei e il braccio è sembrato irrigidirsi.

Nella Grande Mela la tensione è palpabile, arriviamo nella fase caldissima del match e le due migliori giocatrici del torneo si danno battaglia.

Dal 3-1 Pliskova la Kerber torna a rimettere il naso avanti, ritrovando anche qualche colpo che non le si vedeva giocare dal primo set e sale 4-3, ma la reazione al servizio della boema è pronta e le due tenniste sono ancora appaiate sul 4-4 quando raggiungiamo le due ore di gioco.

La Kerber dimostra di che pasta è fatta, la Pliskova ora non può più nulla: 8 punti a zero negli ultimi due giochi e la tedesca può sdraiarsi per la prima volta sul cemento dell’Arthur Ashe.

Primo titolo agli Us Open per la Kerber (che al massimo era arrivata in semifinale nel 2011 New York) e secondo Grand Slam in carriera dopo il titolo a gennaio in Australia. Rimane comunque  il miglior torneo della carriera della Pliskova che da lunedì sarà numero 6 del mondo.

L’ultima ceca in finale a New York fu Helena Sukova nel 1993 battuta in due set, proprio da Steffi Graf. Domani l’altro la Kerber, che succede nell’albo d’oro a Flavia Pennetta, sarà la prima numero uno tedesca, nemmeno a dirlo, dai tempi della Graf.

Finale singolare femminile

[2] A. Kerber bt. [10] K. Pliskova 6-3 4-6 6-4

 

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