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A cura di Savio Magrone
Nell’ultimo quarto di finale del Masters 1000 di Montecarlo, lo spagnolo Rafael Nadal ha sconfitto l’argentino Diego Schwartzman con il punteggio di 6-4 6-4 in un’ora e 40 minuti. Un’altra prestazione discreta del maiorchino, nove volte vincitore in terra monegasca, gli consente di approdare alla sua 51°esima finale in un torneo Master 1000, un numero incredibile per un campione che continua a stupire. Nella giornata di domani, Rafa sarà a caccia della sua quarta finale stagionale (dopo Melbourne, Acapulco ed Indian Wells), quando affronterà il belga David Goffin, abile ad estromettere dal torneo il serbo Novak Djokovic, accreditato della seconda testa di serie, per 7-5 al terzo set dopo oltre 150 minuti di gioco.
Nei due precedenti, il maiorchino si era imposto con estrema facilità , sia nel 2013 ad Acapaulco, lasciando la miseria di soli 4 giochi al malcapitato argentino, sia nel 2015 a Flushing Meadows, quando in occasione del terzo turno il sudamericano andò più volte vicino a strappare un set al 14 volte campione Slam, ma anche in quel contesto lo spagnolo si impose con il miglior punteggio possibile.
Nell’incontro odierno, Nadal parte piuttosto contratto e cede a zero il proprio turno di battuta. Sembra il preludio di una partita piuttosto combattuta e lottata, ma lo spagnolo non è dello stesso avviso e compie un magistrale parziale di 4 giochi consecutivi, lasciando briciole nei propri turni di battuta e salendo in modo impetuoso sul 4-1. Tuttavia, la reazione dell’argentino non si fa attendere e, proprio nel momento in cui Nadal aveva alzato il suo ritmo di gioco, ecco che il parziale torna in equilibrio: 4-4. Nel nono gioco, forse il decisivo nelle sorti dell’incontro, Nadal annulla una pericolosissima palla break che avrebbe consentito all’argentino di andare a servire per il set e, dopo aver brillante superato la situazione controversa, piazza il break decisivo nel gioco successivo, quando strappa la battuta alla prima occasione utile ed archivia la prima frazione con il punteggio di 6-4.
Nel secondo set, Nadal appare molto più solido e concentrato e queste qualità si manifestano nei primi due giochi, conquistati entrambi dallo spagnolo. Tuttavia, il parziale di quattro giochi consecutivi del maiorchino viene interrotto dal sudamericano che, non avendo più nulla da perdere, sfodera il meglio del suo repertorio e inanella, a sua volta, un ennesimo parziale di 4 giochi a zero, portandosi sul 4-2. Il nativo di Buenos Aires comincia a credere in una rimonta che avrebbe del miracoloso, ma il campione spagnolo smorza subito l’entusiasmo altrui e comincia a giocare da vero gladiatore. Così, dal 2-4 in suo sfavore, piazza un sonoro parziale di 16 punti a 2 che decretano il definitivo epilogo dell’incontro.