Marco Cecchinato esce tra gli applausi degli spettatori presenti al Campo Centrale di Montecarlo, ma alla fine, come pronostico voleva, è stato Milos Raonic a portare a casa la partita in due set abbastanza tirati, e ad accedere al secondo turno del Masters 1000 del Principato. Ci è voluta la miglior versione del servizio del giocatore canadese per decidere una partita, in cui l’azzurro ha comunque dimostrato di poter valere qualcosa di più dell’attuale posizione del ranking, ai margini della Top 100.
All’inizio del match, Raonic prova a mettere la proverbiale potenza nei suoi colpi, con Cecchinato che in prima battuta riesce a difendersi, ma poi è costretto a cedere per la prima volta il servizio. Siamo nel quarto game, quando il canadese riesce a far pendere il match dalla sua parte, per poi portarsi sul 4-1 e mettere, almeno sulla carta, una seria ipoteca sul set. Poi arriva però la reazione del palermitano, che nel settimo game ottiene ma non sfrutta tre palle del contro-break, non riuscendo ad approfittare di un rendimento in costante calo di Raonic al servizio. Cecchinato sembra aver comunque superato i due game negativi, in cui l’avversario ha preso il largo, e torna a giocare su ottimi livelli, facendo muovere tantissimo il canadese. Sul piano del punteggio, però, l’azzurro non riesce a ridurre lo scarto, anche perchè il finalista degli Australian Open ritrova la prima e chiude sul risultato di 6-3 in 38 minuti.
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Il secondo set si apre con un ottimo turno di servizio da parte di Cecchinato, che dimostra subito di voler giocare con il coltello tra i denti. Raonic vuol provare a chiudere la pratica nel minor tempo possibile, ma dal canto suo Marco cerca di dar fastidio al suo avversario, variando le soluzioni offensive. Superato lo scoglio di un turno insidioso al servizio nel terzo gioco, Cecchinato va ad annullare anche due palle-break nel quinto gioco, risalendo da 15-40 e ribadendo la sua intenzione di giocarsela. La partita sembra scivolare via senza grossi scossoni, l’italiano gioca alla pari con il numero 10 al mondo, che sembra però arrancare sempre meno, soprattutto nella gestione dello scambio e nelle percentuali di prime, con una serie di ace che smorzano ogni minima speranza per il suo avversario. E si arriva così all’undicesimo game, in cui Cecchinato inizia ad avvertire la fatica di un match giocato al massimo delle sue possibilità : una serie di errori condannano il palermitano a subire il break che vale il 6-5 per Raonic. E nel turno di battuta successivo, dopo due match-point annullati, Raonic riesce a chiudere con il punteggio di 7-5.