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Sara Errani affida i suoi pensieri ad un comunicato condiviso sui social pochi istanti fa. La tennista azzurra si difende dalle accuse di doping e spiega la sua versione dei fatti dopo l’ufficialità della squalifica per due mesi comminata dal Tribunale Antidoping dell’International Tennis Federation (il fascicolo esteso della sentenza).
“Sarita” chiarisce come non abbia mai assunto alcuna sostanza proibita, durante la sua vita così come in tutta la sua carriera sportiva. Afferma di aver sempre seguito le indicazioni della WADA anche quando, a causa di problemi fisici, avrebbe avuto bisogno di medicinali. L’unica motivazione che riesce a trovare per la presenza di letrozolo è riconducibile alla presenza della sostanza in un medicinale utilizzato dalla madre per curare un tumore al seno. Il possibile contagio sarebbe avvenuto tramite ingerimento di cibo contaminato. La Errani sottolinea di aver presentato le seguenti tre argomentazioni per giustificare la propria positività:
A) la contaminazione del cibo è stata la causa della positività al test;
B) non c’è evidenza del fatto che abbia volontariamente violato regole anti-doping;
C) non c’è evidenza che il letrozolo migliori le prestazioni atletiche di una tennista.
Nessuna delle seguenti ragioni è servita ad annullare la pena: “Questo mi fa sentire estremamente frustrata – conclude la Errani – ma posso solamente cercare di essere forte ed aspettare che questo periodo arrivi a conclusione“.
— Sara Errani (@SaraErrani) 7 agosto 2017