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E alla fine titolo fu, per Andy Murray. Nella finale del Shanghai Rolex Master, penultimo Atp Masters 1000 della stagione, lo scozzese ha avuto la meglio sulla sorpresa del torneo Roberto Bautista Agut, ed ha portato a casa il titolo chiudendo col punteggio di 7/6 – 6/1, in un’ora e trentasei minuti di gioco.
Il primo set si è aperto in modo sostanzialmente equilibrato. Buone percentuali e rese al servizio da parte di entrambi, nessuna palla break concessa fino al settimo gioco: è là che Murray riesce a strappare il servizio all’avversario, alla prima occasione utile. Portatosi a servire per il primo parziale, sul 5/4 in suo favore, il numero due del mondo ha però buttato via 3 set-points (giocando in fila tre colpi alquanto discutibili) ed ha offerto una palla del contro-break a Bautista Agut, che ne ha approfittato e si è riportato sul 5 pari. Il momentaneo momento di sbandamento di Murray è durato fino al tie-break decisivo, portato a casa per 7 punti a 1 (con una serie di 7 punti consecutivi dopo il primo punto, vinto dallo spagnolo).
Diverso l’andamento del secondo parziale. Murray è apparso sin da subito meno nervoso, più sciolto e in controllo del suo tennis; al contrario Bautista Agut – che fino ad allora, nonostante tutto, aveva giocato un’esemplare partita (come le altre della sua settimana) – ha iniziato a cedere maggiormente (dato emblematico: Murray ha avuto una serie di 19 punti a 2 tra la fine del primo e l’inizio del secondo set); il contro-break ottenuto dall’iberico nel terzo gioco è stato il suo ultimo moto d’orgoglio, l’ultimo game strappato ad uno scozzese sempre più lanciato verso la vittoria.
Quest’oggi Murray ha dato dimostrazione, ancora una volta, di essere il giocatore più continuo e in forma del momento; questa partita è stata un’ennesima prova della sua completezza, del suo tennis a tutto campo (eccezionale in difesa, a rete, al servizio).
Con la vittoria di oggi (la decima di fila senza concedere set all’avversario) ha portato a casa il 6° torneo di questo suo meraviglioso 2016, nel quale ha giocato 10 finali (tra cui tre finali Slam e la finale Olimpica); per lui si tratta inoltre del 13° Titolo Master 1000 in carriera (il 41° totale), e del terzo a Shanghai (eguagliato Djokovic).
Per Bautista Agut resta comunque la consapevolezza di aver giocato un ottimo torneo (probabilmente il migliore della sua carriera), nonché il fatto che da domani salirà alla posizione numero 13 della classifica mondiale (sarà il nuovo numero 2 di Spagna).
Guardando proprio alla classifica, si fa sempre più serrata la lotta per la posizione numero 1 del ranking: con questa vittoria, nella Race, Murray sarà distante solo 915 punti da Novak Djokovic; nei suoi prossimi impegni (Vienna, Bercy e le Finals) lo scozzese potrebbe seriamente ambire e provare a diventare il nuovo numero 1 Atp.